Lo sciopero ha paralizzato le 14 province del Cibao
dove era stato indetto da diverse organizzazioni civili, nonché dai più
importanti sindacati di trasportatori.
La manifestazione di protesta ha avuto pieno
successo secondo coloro che l’hanno organizzata. Uno sciopero pacifico dicono,
dove chiunque poteva scegliere liberamente se aderire o meno.
Questa però è solo retorica perché l’adesione a
questi scioperi è obbligatoria se non si vuole subire danni materiali e fisici.
Un esercito di uomini ingaggiati forse oppure
semplicemente amanti della violenza è pronto a colpire chi non si adegua alla
sospensione totale di ogni attività. E comunque anche i negozi chiusi hanno
subito dei saccheggi.
Lo dice il direttore della polizia nazionale: “Si sa
che questi scioperi sono in realtà degli scontri con facinorosi e banditi, perché
non ci sono altre parole per definire persone che tagliano alberi, abbattono pali
della corrente elettrica. Sono cose che non meritano applausi. Ci sono diverse
persone arrestate, alcune hanno saccheggiato negozi. “
Tre persone ferite e 48 arrestate, pneumatici bruciati
e ostacoli vari nelle strade. Questo è il saldo della manifestazione di
protesta.
Tanti sono i motivi che hanno indotto alla protesta
e sono sempre i soliti. In realtà si tratta di giustificazioni che ricordano il
“casus belli” degli antichi romani, vale a dire una motivazione plausibile
dietro a un’altra vera che in questo caso è quella di destabilizzare il paese
sempre per finalità politiche e in vista delle elezioni del 2020.
La politica è in America Latina l’attività più
lucrativa in assoluto. Anche qui nella Repubblica Dominicana.
Prepariamoci a una guerra a tutto campo.
È chiaro che la vicenda dello sciopero del Cibao non
resterà senza un seguito sia a livello delle autorità che cercano di stroncare
sul nascere questi eventi che a livello delle fazioni politiche che appoggiano questi
tumulti.
Ho visto in questo paese situazioni economiche molto
peggiori di questa che stiamo vivendo attualmente in RD negli anni 2002-2004 senza
che venisse organizzato un solo sciopero.