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domenica 28 ottobre 2018

Sciopero nell'area nord della Repubblica Dominicana. Si vuole paralizzare il trasporto e l'attività commerciale




Grande sciopero indetto per domani lunedì nella macroregione settentrionale del Cibao. Le province interessate sono:
Dajabón, Duarte (San Francisco de Macorís), Espaillat (Moca), Hermanas Mirabal (Salcedo), La Vega, María Trinidad Sánchez (Nagua), Monseñor Nouel (Bonao), Montecristi (San Fernando de Montecristi), Puerto Plata (San Felipe de Puerto Plata), Samaná (Santa Bárbara de Samaná), Sánchez Ramírez (Cotui), Santiago (Santiago de los Caballeros), Santiago Rodríguez (San Ignacio de Sabaneta), Valverde (Santa Cruz de Mao)
Il cosiddetto sciopero che in realtà diventa il più delle volte una battaglia urbana avrà inizio nella mattinata di domani con una durata di 24 ore, dalle 6:00 del lunedì alle 6:00 del martedì.
La giornata di protesta è stata indetta dalla coalizione delle organizzazioni popolari e dei trasportatori per richiedere la riduzione dei prezzi dei combustibili, l’erogazione di acqua potabile e di energia elettrica di qualità alle comunità della zona.
Nel gruppo di organizzatori dello sciopero rientrano anche il FALPO (Frente Amplio de Lucha Popular), il movimento femminista Hermanas Mirabal e l’Unione delle “Juntas de vecinos” (comitati di quartiere).
Il FALPO ha negato oggi che si stia dando da fare per intimorire i commercianti al fine di indurli a dare supporto alla convocata paralizzazione regionale.
Comunque è già in circolazione un volantino anonimo che minaccia misure violente contro i commercianti che non chiuderanno i loro negozi nella giornata di domani.
Il direttore del Comando Regional Cibao Central della Polizia Nazionale ha riferito che i suoi agenti avranno il sostegno di membri delle Forze Armate per garantire l’ordine e la tranquillità. Si vuole far rispettare da parte delle organizzazioni che hanno indetto lo sciopero il diritto costituzionale di ogni cittadino alla libera circolazione.