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giovedì 11 ottobre 2018

Una situazione emblematica: i mototassisti si oppongono al servizio navetta gratuito dell’ospedale cardiologico di Los Rios



L’ospedale cardiologico di Los Rios ha organizzato un servizio navetta gratuito per i pazienti che risiedono nella zona e che si recano al centro sanitario.
La misura si è resa opportuna per agevolare i pazienti che vi si recano a piedi e che quindi devono affrontare una pronunciata salita avvalendosi spesso di mototassì. L’ospedale si trova infatti localizzato sulla cima di una collina.
L'iniziativa è del direttore del centro di salute, Ernesto Díaz Alvarez, che vedendo che i pazienti, molti con carenze cardiache, erano costretti a scalare la collina a piedi o con un mototassì, ha cercato aiuto e un laboratorio gli ha donato un piccolo veicolo. Questo raccoglie i pazienti a valle e li porta in ospedale.
Ogni 15 minuti il veicolo preleva i pazienti in possesso della carta di assistenza, li porta al centro sanitario e riporta indietro coloro che hanno concluso la visita. Il tutto gratuitamente. Oltre al conducente viaggia un addetto alla sicurezza.
"Abbiamo voluto questo perché ci sono state molte rapine sulla strada e in secondo luogo un paziente ha avuto un infarto nella salita della collina. Ci è stato donato un veicolo e lo abbiamo messo a punto."
Ma il problema sorge perché i mototassisti si oppongono al nuovo servizio dell'ospedale, sostenendo che i loro ingressi sono diminuiti di oltre il 50%.
I mototassisti si fanno pagare dai 20 ai 25 pesos per trasportare i pazienti e sostengono che ora non riescono più a mantenere le loro famiglie perché questa attività è la loro unica fonte di reddito.
"Non hanno considerazione nei nostri confronti, il veicolo si ferma e finché non si riempie, non si muove. Prima delle nove del mattino avevo già incassato tra 700 e 800 pesos e ora a mala pena 250 pesos” ha riferito un mototassista.
Questo è un caso emblematico. Tanti nel paese vivono del trasporto urbano di passeggeri, mototassì, soprattutto nelle città di provincia, tassì a fermate nelle grandi città.

Si oppongono a ogni misura od opera pubblica che riduca i loro ingressi. Sono del parere che il mondo non dovrebbe andare avanti, non si dovrebbe agevolare i cittadini nelle loro esigenze di trasporto, il governo o le amministrazioni pubbliche non dovrebbero in nessun caso ledere i loro interessi economici nemmeno per favorire particolari categorie bisognose. Gli interessi dei mototassisti e dei tassisti a fermata sarebbero prioritari.
E spesso queste categorie di trasportatori si avvalgono per le loro proteste, come abbiamo visto recentemente, della lotta urbana.
Non è una situazione questa comunque che durerà a lungo. Il governo dominicano è consapevole di questa situazione ed è preparato ad affrontarla.