Certo che dopo aver ucciso la compagna
accoltellandola 297 volte, l’imputato, messo da un giorno all’altro praticamente
a piede libero, doveva ritenersi “molto” fortunato. Chissà come ha ottenuto tutta
questa magnanimità da parte della magistratura inquirente.
Comunque anche lì a quanto pare c’è chi controlla e
ora la Procura della Repubblica chiede la sospensione dell’ispettore Engels
Polanco e del pubblico ministero Antonio Baez per aver incorso in “colpe gravi”
e “molto gravi”, modificando la detenzione preventiva per una presentazione
periodica a un uomo accusato di aver accoltellato a morte la sua compagna con
297 coltellate.
Comunque bisogna riconoscere che una sola coltellata
mortale sarebbe bastata per rendere assurda una misura come quella che è stata
adottata. Le altre 296 sono un di più che potrebbe far ridere se non ci fosse
da piangere. In fondo, però, l’omicida a quanto pare voleva essere certo di
ammazzare la sua compagna e, come si suol dire: “melius es abundare quam
deficere”… Bisogna anche vedere le cose dal suo punto di vista.
Del resto, di questi tempi, se hai delle
disponibilità monetarie liquide, riesci anche a ottenere benevolenza
dappertutto, anche nei tribunali a quanto pare, e a non dover trascorrere
neanche un giorno in una scomoda prigione…
Le foto riguardano i generosi membri della
magistratura inquirente che hanno pensato di “venire incontro” al losco figuro
delle 297 coltellate precise (sembra che le abbiano contate una per una con
grande attenzione all’obitorio). Chiamarli omini dall’apparenza insignificante
mi sembra abbastanza calzante!