Chi
avrebbe potuto chiedere questo sfratto? L’ex amante del principe? Il principe?
Un
problema arduo, prima di tutto perché la proprietà è intestata, come prestanome
evidentemente, all’ex-amante del principe, ma i contratti d’opera e di uso
abitazione autenticati da notaio sono stati sottoscritti dal Furstenberg. Sussiste
sicuramente l'approvazione tacita e l'interesse economico a tutti gli effetti
della proprietaria, in quanto durante tutto questo tempo ha consentito che il
Rigoni abitasse nell'immobile di sua proprietà, nel quale vi ha anche apportato delle
rilevanti modifiche con un notevole aumento del valore dello stesso. L'ex
amante del Furstenberg ha quindi senza ombra di dubbio avallato i contratti e
ne è parte coinvolta anche se non li ha sottoscritti.
Per poter
legalmente sfrattare il Rigoni era necessaria quindi una definizione del
rapporto contrattuale sottostante, altrimenti non sarebbe mai stato possibile
ottenere un provvedimento giudiziario.
Per
questo motivo il Rigoni viene allontanato con mezzi da far west ed è anche per
questo motivo che non gli viene consentito di tornare nella sua ex-abitazione a
prelevare le sue pertinenze, nemmeno presentandosi con l'ufficiale giudiziario.
Del
resto la proprietaria potrebbe temere, e a ragione, che il Rigoni, vista la
totale assenza di un provvedimento giudiziario decidesse di sistemarsi nuovamente
nell'abitazione in forza del rapporto contrattuale ancora vigente.
Ma,
conoscendo gli usi e costumi locali, potrei anche pensare che le pertinenze del
Rigoni non ci sono più. Sono state fatte sparire. Questo in base a un
ragionamento semplice, quello che fila con la filosofia del fatto compiuto: è
stato cacciato fuori da casa sua in base a questa filosofia e in base alla
stessa filosofia sono state fatte sparire le sue pertinenze. La casa è vuota!
Così si taglia la testa al toro! Tanto cosa vuoi che possa fare un italiano non
agiato, e anche se lo fosse, in questo paese dove ognuno ha delle conoscenze
altolocate a cui rivolgersi?
Altro
punto controverso è la posizione del principe in questa vicenda. È al corrente della
situazione o no?
Ci troviamo di fronte a
un caso di ordinaria ingiustizia. Spero che qualcuno dei lettori ne tragga un
qualche insegnamento. Morale della favola: dove non esiste la giustizia impera
la prepotenza!