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giovedì 10 agosto 2017

Servizi consolari: ultime novità e prime testimonianze dirette dei connazionali che si sono recati in consolato


Bisogna fare una precisazione: noi sappiamo che l’ambasciata riceve soltanto tre giorni la settimana dalle 10:00 alle 12:00. Da quanto si deduce dal calendario delle prenotazioni, ognuno di questi tre giorni è dedicato a pratiche consolari diverse. Il lunedì viene riservato soltanto ai passaporti, il mercoledì invece alle iscrizioni AIRE, alle pratiche di stato civile e agli altri servizi, in particolare al rinnovo delle patenti e alla loro conversione nella patente dominicana, il venerdì infine agli atti notarili, alle dichiarazioni di valore che sono pratiche di riconoscimento dei titoli di studio e alle cittadinanze. Due sono gli sportelli aperti.
Il lunedì e il mercoledì sono per la comunità qui residente le giornate di gran lunga più importanti anche perché gli atti notarili li facciamo ormai all’esterno dell’ambasciata, il servizio cittadinanze non ci interessa perché dichiariamo i nostri figli subito dopo la nascita ecc. Il venerdì diciamo che ha tutta l’aria di essere una giornata molto tranquilla per il personale dell’ambasciata. Almeno apparentemente.
Il lunedì lo si dedica esclusivamente alla rilevazione dei dati biometrici per il rilascio dei passaporti. A tal fine vengono convocati 30 connazionali, vale a dire che nei quattro lunedì del mese dovrebbero essere presi i dati biometrici di 120 persone, una cifra che coincide più o meno con il fabbisogno mensile della nostra comunità di circa 10.000 iscritti AIRE.
Succede però che la nostra ambasciata è rimasta non operativa esattamente per 31 mesi, tenendo conto anche del mese di dicembre del 2014. Il fabbisogno di passaporti nuovi per la nostra comunità per quel periodo è stato quindi di circa 3.700 passaporti.
Noi sappiamo che abbiamo avuto le visite di un funzionario itinerante da Panama che si pensava che sarebbe venuto ogni mese, ma non è stato così. Durante i suoi soggiorni che duravano due giorni riusciva a prendere i dati biometrici di una settantina di persone. Essendo anche ottimisti, supponiamo che attraverso il funzionario itinerante siano stati rilasciati 700 passaporti in 31 mesi. Questo significa che restano ancora in arretrato 3000 passaporti, ai quali vanno aggiunte le richieste degli italo-venezuelani di recente ingresso nel Paese che a quanto pare non sono pochi. L’offerta di rilascio passaporti attuale dell’ambasciata in realtà non copre nemmeno la domanda normale della comunità perché agli appuntamenti manca anche in giornate di bel tempo il 20 percento dei soggetti prenotati.
Per esempio lunedì scorso da testimonianze dirette sappiamo che su 30 persone che avevano l’appuntamento si sono presentate soltanto 22.
Il problema qui è che il servizio “Prenota online”non viene gestito dal personale e lo si precisa chiaramente nelle ultime comunicazioni affisse alla bacheca. Non esiste quindi la possibilità di disdire o di rinviare l’appuntamento: se ti presenti bene altrimenti devi fare di nuovo la prenotazione. Se poi non viene modificata la legge sui giorni festivi dominicani, diversi giorni festivi slitteranno al lunedì e se a questi aggiungiamo eventuali scioperi violenti, maltempo ecc., cose normali nei Caraibi, l’offerta si riduce a una cifra di molto inferiore al fabbisogno normale di richieste. E gli arretrati non solo non verranno smaltiti, ma si incrementeranno sempre di più. A questo punto se qualche connazionale dovesse decidere di recarsi in Italia e di cogliere l’occasione così per richiedere presso la Questura della sua provincia il passaporto, sarebbe bene che i funzionari dell’ambasciata di Santo Domingo si degnassero a dare il nulla osta in tempo reale, il che di regola non accade.
Mercoledì era presente molta gente per le pratiche AIRE, Stato civile e patenti di guida. C’è da dire che le pratiche AIRE si facevano online fino a poco tempo fa. Non sappiamo a cosa si debba questo nuovo orientamento dei funzionari dell’ambasciata che per la verità stanno operando illegittimamente perché con l’iscrizione AIRE non ci dovrebbero essere procrastinamenti di sorta. I danni che il cittadino potrebbe subire vanno da perdite di patrimonio a cancellazione dall’anagrafe del comune italiano fino a sentenze anche penali passate in giudicato. E poi è un dato di fatto che ogni cittadino italiano deve essere sempre reperibile. Le autorità devono sapere dove fare le notifiche siano queste di carattere fiscale, civile o penale.
Se alla base di questo nuovo orientamento c’è il recente afflusso numeroso di italo-venezuelani, sarebbe bene che la nostra ambasciata diversificasse la gestione di questa pratica tra coloro che provengono da un comune italiano e coloro invece che provengono da un’altra nazione. I primi potrebbero fare le iscrizioni AIRE online e i secondi invece sarebbero soggetti al servizio “Prenota online”.
Le pratiche di stato civile si possono fare anche esternamente all’ambasciata. La nostra comunità dovrebbe attivarsi in tal senso, indirizzando i connazionali verso professionisti affidabili in grado di portarle a termine.
Per quel che riguarda il Comites, ricordiamo che la nostra ambasciata non ne ha uno perché il Comites di Panama non è il Comites di Santo Domingo. Quindi l’iniziativa dell’ambasciatore di contattare i membri del Comites Panama che risiedono qui nella Repubblica Dominicana è lodevole, ma comunque non ufficializza la posizione di questo organo previsto a tutela dei connazionali che continua però sempre a essere legato a Panama.
La nostra comunità per avere un Comites suo dovrà aspettare ancora diversi anni e non solo fino alla scadenza dei cinque anni previsti per i Comites attuali.
L’ambasciatore Andrea Canepari con lettera al presidente del Comites di Panama Cav. Paolo Dussich, ai tre consiglieri residenti nella Rep. Dominicana e p.c. all’ambasciatore di Panama conferma la sua disponibilità ad avviare un dialogo costruttivo e ad ascoltare la voce del Comitato di Panama e propone tre date per un incontro. Chiede un riscontro via email e vien da ridere, sempre con il dovuto rispetto, perché si tratta di un indirizzo che ben conosciamo e che non fornisce mai risposte…

Una nota positiva. Gli over 65 vengono fatti passare senza appuntamento.