Bisogna fare una precisazione: noi sappiamo che l’ambasciata
riceve soltanto tre giorni la settimana dalle 10:00 alle 12:00. Da quanto si
deduce dal calendario delle prenotazioni, ognuno di questi tre giorni è
dedicato a pratiche consolari diverse. Il lunedì viene riservato soltanto ai
passaporti, il mercoledì invece alle iscrizioni AIRE, alle pratiche di stato
civile e agli altri servizi, in particolare al rinnovo delle patenti e alla
loro conversione nella patente dominicana, il venerdì infine agli atti notarili,
alle dichiarazioni di valore che sono pratiche di riconoscimento dei titoli di
studio e alle cittadinanze. Due sono gli sportelli aperti.
Il lunedì e il mercoledì sono per la comunità qui residente
le giornate di gran lunga più importanti anche perché gli atti notarili li
facciamo ormai all’esterno dell’ambasciata, il servizio cittadinanze non ci
interessa perché dichiariamo i nostri figli subito dopo la nascita ecc. Il
venerdì diciamo che ha tutta l’aria di essere una giornata molto tranquilla per
il personale dell’ambasciata. Almeno apparentemente.
Il lunedì lo si dedica esclusivamente alla rilevazione dei
dati biometrici per il rilascio dei passaporti. A tal fine vengono convocati 30
connazionali, vale a dire che nei quattro lunedì del mese dovrebbero essere
presi i dati biometrici di 120 persone, una cifra che coincide più o meno con
il fabbisogno mensile della nostra comunità di circa 10.000 iscritti AIRE.
Succede però che la nostra ambasciata è rimasta non
operativa esattamente per 31 mesi, tenendo conto anche del mese di dicembre del
2014. Il fabbisogno di passaporti nuovi per la nostra comunità per quel periodo
è stato quindi di circa 3.700 passaporti.
Noi sappiamo che abbiamo avuto le visite di un funzionario
itinerante da Panama che si pensava che sarebbe venuto ogni mese, ma non è stato
così. Durante i suoi soggiorni che duravano due giorni riusciva a prendere i
dati biometrici di una settantina di persone. Essendo anche ottimisti,
supponiamo che attraverso il funzionario itinerante siano stati rilasciati 700
passaporti in 31 mesi. Questo significa che restano ancora in arretrato 3000
passaporti, ai quali vanno aggiunte le richieste degli italo-venezuelani di
recente ingresso nel Paese che a quanto pare non sono pochi. L’offerta di
rilascio passaporti attuale dell’ambasciata in realtà non copre nemmeno la
domanda normale della comunità perché agli appuntamenti manca anche in giornate
di bel tempo il 20 percento dei soggetti prenotati.
Per esempio lunedì scorso da testimonianze dirette sappiamo
che su 30 persone che avevano l’appuntamento si sono presentate soltanto 22.
Il problema qui è che il servizio “Prenota online”non viene
gestito dal personale e lo si precisa chiaramente nelle ultime comunicazioni
affisse alla bacheca. Non esiste quindi la possibilità di disdire o di rinviare
l’appuntamento: se ti presenti bene altrimenti devi fare di nuovo la
prenotazione. Se poi non viene modificata la legge sui giorni festivi
dominicani, diversi giorni festivi slitteranno al lunedì e se a questi
aggiungiamo eventuali scioperi violenti, maltempo ecc., cose normali nei
Caraibi, l’offerta si riduce a una cifra di molto inferiore al fabbisogno
normale di richieste. E gli arretrati non solo non verranno smaltiti, ma si
incrementeranno sempre di più. A questo punto se qualche connazionale dovesse
decidere di recarsi in Italia e di cogliere l’occasione così per richiedere
presso la Questura della sua provincia il passaporto, sarebbe bene che i funzionari
dell’ambasciata di Santo Domingo si degnassero a dare il nulla osta in tempo
reale, il che di regola non accade.
Mercoledì era presente molta gente per le pratiche AIRE,
Stato civile e patenti di guida. C’è da dire che le pratiche AIRE si facevano
online fino a poco tempo fa. Non sappiamo a cosa si debba questo nuovo
orientamento dei funzionari dell’ambasciata che per la verità stanno operando
illegittimamente perché con l’iscrizione AIRE non ci dovrebbero essere procrastinamenti
di sorta. I danni che il cittadino potrebbe subire vanno da perdite di
patrimonio a cancellazione dall’anagrafe del comune italiano fino a sentenze
anche penali passate in giudicato. E poi è un dato di fatto che ogni cittadino
italiano deve essere sempre reperibile. Le autorità devono sapere dove fare le
notifiche siano queste di carattere fiscale, civile o penale.
Se alla base di questo nuovo orientamento c’è il recente
afflusso numeroso di italo-venezuelani, sarebbe bene che la nostra ambasciata
diversificasse la gestione di questa pratica tra coloro che provengono da un
comune italiano e coloro invece che provengono da un’altra nazione. I primi
potrebbero fare le iscrizioni AIRE online e i secondi invece sarebbero soggetti
al servizio “Prenota online”.
Le pratiche di stato civile si possono fare anche
esternamente all’ambasciata. La nostra comunità dovrebbe attivarsi in tal senso,
indirizzando i connazionali verso professionisti affidabili in grado di
portarle a termine.
Per quel che riguarda il Comites, ricordiamo che la nostra
ambasciata non ne ha uno perché il Comites di Panama non è il Comites di Santo
Domingo. Quindi l’iniziativa dell’ambasciatore di contattare i membri del
Comites Panama che risiedono qui nella Repubblica Dominicana è lodevole, ma
comunque non ufficializza la posizione di questo organo previsto a tutela dei
connazionali che continua però sempre a essere legato a Panama.
La nostra comunità per avere un Comites suo dovrà aspettare
ancora diversi anni e non solo fino alla scadenza dei cinque anni previsti per
i Comites attuali.
L’ambasciatore Andrea Canepari con lettera al presidente del
Comites di Panama Cav. Paolo Dussich, ai tre consiglieri residenti nella Rep.
Dominicana e p.c. all’ambasciatore di Panama conferma la sua disponibilità ad
avviare un dialogo costruttivo e ad ascoltare la voce del Comitato di Panama e
propone tre date per un incontro. Chiede un riscontro via email e vien da
ridere, sempre con il dovuto rispetto, perché si tratta di un indirizzo che ben
conosciamo e che non fornisce mai risposte…
Una nota positiva. Gli over 65 vengono fatti passare senza appuntamento.