Nella prima
settimana d vigenza dal 24 luglio scorso del servizio Prenota, le prenotazioni per
il rilascio del passaporto hanno raggiunto i sei mesi e da allora risultano bloccate.
Non è una
situazione accettabile e non è giustificata nemmeno dalla mancanza di risorse
per l'assunzione di personale.
Quando la
nostra ambasciata funzionava a pieno regime era in forza più o meno lo stesso
numero di impiegati di ruolo e 13 impiegati a contratto. Venivano rilasciati
anche i visti nella misura di circa sette mila l’anno.
Eppure con
questo personale l'ambasciata era aperta tutti i giorni e i passaporti erano
emessi dopo un'attesa brevissima, per non parlare poi dell'iscrizione AIRE ecc.
che si sbrigava in giornata.
Oggi abbiamo
in forza soltanto un impiegato a contratto. C’è da dire che un 'impiegato a
contratto costa un decimo di quello che costa un impiegato di ruolo. Ci
vogliono per la nostra ambasciata almeno una decina di impiegati a contratto e
la spesa non è al di fuori della portata della Farnesina.
Attualmente
sussiste una situazione di blocco totale delle prenotazioni ormai da una
settimana con i passaporti arrivati a febbraio, l'iscrizione e le modifiche AIRE
a novembre, lo stato civile a dicembre, gli atti notarili, gli unici che
restano aperti per le prenotazioni al 13 ottobre, le cittadinanze a febbraio e
Altri servizi a dicembre. Quindi chi vuole fare un'iscrizione all'AIRE o una
modifica, il che può anche spesso avere carattere di urgenza, deve aspettare
fino a novembre. Per la dichiarazione di stato civile, nascita, morte ecc.,
bisogna aspettare fino a dicembre e per la cittadinanza addirittura a febbraio.
Gli Altri servizi, come per esempio il rinnovo della patente di guida e per la
conversione nella patente dominicana, si va a dicembre.
Sono
situazioni inaccettabili anche perché risolvibili abbastanza semplicemente. La
Farnesina non può dire che non può consentire alla nostra ambasciata di
assumere almeno dieci impiegati a contratto per rinforzare l’erogazione dei
servizi consolari. Non lo può fare perché spende e spande, regalando a piene
mani soldi a paesi del terzo mondo, spesso tra i più corrotti.
Quindi non
chiediamo la luna. Chiediamo un personale adeguato alla domanda di servizi consolari
degli iscritti Aire della nostra comunità, che possa consentire l’erogazione di tali
servizi in tempi brevi.
Del resto
incominciano a farsi avanti da parte anche di persone molto autorevoli, ben
note ai nostri connazionali qui residenti, il sospetto che questi tempi
geologici, ad esempio quelli per l’erogazione di un passaporto, non siano
uguali per tutti.
Ne ho già
parlato in un articolo recente: le lungaggini possono portare al traffico di
influenze e alla corruzione vera e propria con tanto di soldi in mano per avere
un servizio in tempi ragionevoli. E anche questo lo si sente già dire. Sicuramente
non sono voci attendibili o almeno me lo auguro. Comunque se non si troverà una
soluzione a questo problema bisognerà sempre convivere con questo tipo di
sospetti.
La comunità italiana
di Santo Domingo chiede che la sua ambasciata sia dotata di un personale numericamente
adeguato, quantomeno a livello o quasi del personale in forza nell’ambasciata chiusa,
che aveva incombenze molto maggiori in quanto rilasciava i visti Schengen. Non
è un obiettivo impossibile e il fatto che non venga raggiunto desta il sospetto
che si voglia creare appositamente disagio e occasioni di lucro illecito.
In fondo
nell'operato della Farnesina capita spesso di pensare a torto o a ragione al
famoso proverbio che recita: "In acque torbide si pesca meglio".