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venerdì 4 agosto 2017

Lo"huelga" di San Francisco de Macorís dopo tre giorni di violenza è stata sospesa




Sono ingenti i danni subiti dal settore commerciale della città. Uno sciopero a oltranza che non accennava a finire. I rivoltosi hanno acconsentito a sospendere la protesta  per dar tempo alla polizia di indagare sulla morte del giovane dirigente FALPO ucciso, secondo l'esito dell'autopsia, da un'arma artigianale. Ma al Falpo sono convinti che l'omicidio è stato compiuto da un poliziotto. Il potavoce dell'organizzazione ha avvertito infatti le autorità che se non verrà arrestato l'agente della polizia coinvolto nella morte del dirigente Mario Lantigua, lo sciopero verrà ripreso senza limite di tempo, una dichiarazione che ha preoccupato non poco i commercianti viste le perdite milionarie subite nei tre giorni di proteste violente. I commercianti tra l'altro avevano organizzato l'incontro tra le parti alla ricerca di una soluzione pacifica. "Tre giorni senza vendere niente e si è comunque costretti ad adempiere gli impegni verso il personale, i fornitori e i servizi pubblici, ecc." Sono le lamentele dei commercianti.
Sin dall'inizio della "huelga" sono stati bruciati pneumatici sulle strade e ci sono stati scontri violenti.
La città è stata occupata da reparti scelti dell'esercito e della polizia che hanno isolato alcuni settori, hanno occupato strade e viali, protetto aree commerciali e hanno preso posizione su edifici e case. Quattro elicotteri hanno sorvolato costantemente l'area in un'operazione di perlustrazione. Nei rioni, teatro dei maggiori tumulti, i manifestanti, per lo più incappucciati, aggredivano con pietre e spari i veicoli.
Tutto questo ovviamente ha cessato quando si sono visti appostare alcuni cecchini con potenti fucili dotati di mirino telescopico. Del resto non è usuale ricorrere ai cecchini per sedare delle proteste urbane, comunque in questo caso la misura ha riscontrato pieno successo. Speriamo che questo ricorso alla forza a livello bellico del governo non diventi  un'abitudine. Ci vuole saggezza, l'uso della forza non è una soluzione sostenibile nel tempo. Almeno così insegna la storia…