L’economia dominicana ha rallentato la sua crescita
nel 2017. Il 4,6% di incremento del PIL riscontrato nel 2017 è quasi due punti
percentuali inferiore rispetto al risultato del 2016. Era stata pronosticata
dagli economisti per l’anno scorso una crescita del PIL del 5,5%. Nel corso
dell’anno questo obiettivo è stato rivisto al ribasso e si è ridotto al 4,75%.
Tutti i settori hanno riscontrato un incremento
inferiore rispetto al 2016 a eccezione delle attività industriali delle zone
franche, dell’industria energetica, dell’industria alberghiera, dei bar e dei
ristoranti. Le zone franche hanno aumentato la loro crescita dal 2,3% del 2016
al 5,5%, mentre l’industria energetica è passata dal 3,3% al 3,7% in questo
stesso periodo di tempo. L’industria alberghiera, i bar e i ristoranti hanno
riscontrato anche loro un incremento di 0,4 punti percentuali dal 6,4%
precedente al 6,8%.
L’industria mineraria ha subito invece un calo del
3,4% rispetto al 26,5% del 2016.
Secondo il governatore del Banco Central Dominicano
il risultato deve ritenersi soddisfacente perché si deve tener conto del passaggio
a settembre di due uragani che hanno provocato danni all’agricoltura e hanno
comportato l’arresto di ogni attività economica per diversi giorni.
La crescita di settembre infatti è stata solo dello
0,4% e ha ripreso quota nel mese di ottobre portandosi al 5% e confermandosi
con forza a novembre e a dicembre con percentuali del 6,9% e del 7,4%. Livelli
questi raggiunti con l’allentamento di restrizioni alle banche nella
concessione di finanziamenti
Si prospetta negativamente per l’economia dominicana
l’aumento dei prezzi del petrolio che si verifica nei mercati internazionali e
che ha una ripercussione diretta sull’inflazione e quindi sul livello dei
prezzi al consumo. Il presidente del Banco Central Dominicano ha comunque
pronosticato un’inflazione per quest’anno non superiore al 4%.
Il BCD ha come obiettivo primario assegnatogli dalla
costituzione il mantenimento della stabilità dei prezzi.
Nel 2017 l’inflazione annualizzata è stata del 4,2%.
Attualmente il tasso di sconto praticato dal BCD è del 5,25%. Valori ben
diversi a quelli europei, dove la morsa della crisi del 2008 fa fatica ad
allentarsi.