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venerdì 9 febbraio 2018

“Segreti sull’omicidio di un italiano” è il titolo di un articolo di un giornale locale di lingua tedesca



Secondo questo articolo: “La stampa dominicana diverso tempo fa ha chiesto maggiori informazioni da parte della polizia e della presidenza della Repubblica Dominicana. Evidentemente questo desiderio stenta ad essere preso in considerazione. I fatti spiacevoli vengono semplicemente sottaciuti. Si viene informati dalla stampa estera su vicende accadute nel paese, come ad esempio nel caso dell’omicidio del cittadino italiano Vittorio Giuzzi di 76 anni di età. Non è stato possibile leggere niente al riguardo sulla stampa dominicana”.
Ragion di stato nella diffusione delle notizie negative… questo è un dato di fatto incontrovertibile. E nell’esecuzione delle indagini, nella loro chiusura, nello svolgimento delle autopsie ai connazionali e agli stranieri in genere? Anche lì dovremmo parlare di ragion di stato? Sarebbe auspicabile di no.
Un balordo probabilmente inesistente vale a dire privo di identità anagrafica, di certificato di nascita e quindi di documenti, sulla carta mai nato, come succede spesso da queste parti, uccide a botte un anziano italiano. E lì si chiudono le indagini. Il caso è chiuso. Un giovane italiano finisce supino dopo una caduta di 6 metri con la testa a tre metri dal muro e i piedi sull’acqua della piscina e il caso si chiude subito come suicidio, eventualmente caduta incidentale. Un altro anziano italiano viene trovato impiccato alla maniglia della porta di ingresso della sua abitazione. Anche questo caso si chiude come suicidio. Un 44enne muore durante la notte e si parla subito di infarto a seguito di complicazioni ipertensive. E il referto autoptico? Non arriva.
Non si fa molto per tutelare l’incolumità dei turisti e degli stranieri in genere, si cerca invece di evitare il diffondersi delle notizie negative, di chiudere le vicende al più presto senza indagare più di tanto. Il suicidio, la morte naturale e l’infortunio sono le scelte immediate. Non si va oltre perché non conviene. L’industria turistica è un pilastro dell’economia dominicana e va tutelata. Ragion di stato quindi. Teniamolo presente, in fin dei conti siamo in un paese dove il delitto perfetto è possibile. Speriamo che questa voce non si sparga tanto tra i delinquenti e tra coloro che potrebbero trarre qualche vantaggio dalla morte di qualcun altro.