Sui giornali si legge Santo Domingo, qualcuno parla
di Puerto Plata. Non sappiamo di preciso ancora dove il nostro connazionale è
stato colpito da un infarto fulminante. Qualcuno sostiene che è accaduto in una
casa privata, in occasione di un ricevimento al quale i coniugi Maurizio e
Luana erano stati invitati. Non ci metteremo tanto a saperlo. Per noi della
comunità italiana qui residente è importante sapere in quale ospedale è stato
trasferito il connazionale e se gli sono state prestate subito le cure urgenti
necessarie. Ci interessa sapere anche la difficoltà che hanno trovato i
familiari nel mettersi in contatto con l’ambasciata.
Maurizio Del Magro soleva trascorrere nell’isola un
periodo di ferie nella stagione invernale nella quale i suoi due ristoranti rimanevano
chiusi: il Bon Ton di Pescia e “l’Oste di Lucca” in Corte Compagni.
Secondo la versione più accreditata Maurizio insieme
alla moglie Luana e all’amico Carlo Vaniglio si trovava in un ristorante di
Santo Domingo e improvvisamente ha accusato un piccolo malessere. Dieci minuti
dopo, quel sintomo si è trasformato in un infarto fulminante. Alcuni avventori
del locale hanno provato a rianimarlo e nel giro di tre minuti il ristoratore è
stato trasferito al più vicino ospedale. Ma non c’è stato nulla da fare: il
cuore di Maurizio ha cessato di battere domenica sera.
Era partito a metà gennaio da Lucca insieme alla moglie
Luana e sarebbe dovuto rientrare in Italia marzo.
Aveva due figli Matteo e Chiara.
La sua passione era il calcio. Era stato per anni
dirigente del Pescia Calcio e della Polisportiva Uzzanese.
Decisamente la Repubblica Dominicana non porta bene
ai ristoratori. La morte di Maurizio Del Magro si aggiunge a tutta una serie di
decessi di ristoratori che si sono verificati nel corso del 2017: alcuni hanno
perso la vita a seguito di incidenti stradali, c’è stato qualche suicidio
quanto meno dubbio, qualche decesso per cause naturali e uno è morto come
conseguenza delle bruciature di terzo grado subite nel corso della sua attività
di cuoco.
I decessi di italiani nella Repubblica Dominicana
sono più numerosi di quanto si possa immaginare. Si parla addirittura di due la
settimana. Una cifra poco attendibile, ma anche uno solo la settimana sarebbe
già tanto. Secondo un articolo pubblicato recentemente sul Corriere della Sera
la maggior parte dei corpi degli italiani deceduti qui vengono abbandonati.