C’è gente che pur di votare sarebbe disposta a prendere un
aereo e a tornare in patria e c’è gente che va in preda al panico davanti all’ipotesi
di doversi fare qualche chilometro o spendere qualche soldo per far arrivare
per posta celere la scheda votata in ambasciata.
È espressamente previsto che il messo faccia ritorno in una
data da concordare per riprendersi la busta con le schede votate. E c’è tempo
fino al 1 marzo alle ore 16!
Queste cose si devono fare con calma. Innanzitutto non
sarebbe male dedicare un attimo di riflessione alla scelta del voto, in secondo
luogo la procedura dell’espressione del voto è sicuramente più laboriosa per la
Circoscrizione Estero e bisogna stare attenti a quello che si fa. Per un niente
la scheda può essere annullata in sede di scrutinio.
In particolare mi hanno sorpreso le dichiarazioni di tanti
connazionali delle cittadine di provincia di aver ricevuto il plico e di aver
proceduto al voto seduta stante. Io non l’avrei fatto! Si vota così di rado e
così poche volte nella vita, soprattutto noi che viviamo all’estero! Mi sarei
goduto questo momento visto che si può, mi sarei tenuto il plico e avrei
espresso il mio voto con attenzione, badando innanzitutto al colore della penna
e poi a tutti gli inserimenti nelle buste, busta bianca, busta con l’indirizzo,
tagliando del certificato elettorale…
La fretta è cattiva consigliera e di fatto un connazionale
ha dichiarato di aver ricevuto il plico e di aver proceduto subito al voto in
seguito alle pressioni del messo. Così facendo si è accorto di aver dimenticato
l’inserimento nella busta affrancata del tagliando del certificato elettorale.
Rincorse il messo per ottemperare a questa mancanza ma la busta era già chiusa
e si trovava in mezzo a tante altre buste e in nessuna c’era, a detta del
messo, il tagliando del certificato elettorale. Tanti voti persi! Peccato! Così
si spiega l’altissima percentuale dei voti nulli nelle elezioni della
Circoscrizione Estero.
Arrivo dei plichi
Tanti si lamentano di non aver ancora ricevuto il plico.
Succede anche a me. Mi sono messo in contatto con UPS e mi hanno riferito che
mi avrebbero contatto per la via telefonica prima di passare. Se UPS risponde
di non avere un plico per noi, bisogna rivolgersi all’ambasciata.
Ma quanti sono gli aventi diritto al voto?
Secondo recenti dichiarazioni di persone bene informate, gli
aventi diritto al voto sono tra i 5.000 e i 7.000. Una forbice molto larga direi,
che lascia spazio a delle ipotesi. In conformità con i dati che girano più o
meno ufficialmente gli elettori sarebbero 5235. In misura addirittura inferiore
a quelli che hanno partecipato nel 2016 al referendum. Tante iscrizioni all’AIRE
sono state però effettuate a dicembre 2017 e a gennaio 2018 e conosco personalmente
connazionali che hanno ricevuto il plico senza essere a conoscenza che la loro
richiesta di iscrizione all’AIRE era stata accolta. Sull’AIRE ne sappiamo poco.
Ci si chiede tra l’altro quale sia stato l’effetto dell’arrivo massiccio di
italo-venezuelani sul numero di iscritti della nostra ambasciata.
Speriamo che la cancelleria consolare, che nel frattempo si
sta disimpegnando con risultati molto positivi nell’espletamento delle diverse
pratiche, si pronunci al riguardo.
Voli charter di solo ritorno
Sono offerti da Cubacom anche per la Repubblica Dominicana
come si legge su annunci pubblicati sui nostri gruppi Facebook. Si tratta di un’occasione
unica per chi vuole tornare in patria pagando poco e magari anche riuscire a
votare. Mattia Tour Operator è a disposizione negli orari di ufficio al numero
0586-895689 oppure al numero whatsapp 334-8611421.