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martedì 6 febbraio 2018

Il turista francese precipitato da una delle scale elettriche dell’AILA è deceduto


Lo ha dichiarato il direttore dell’Ospedale Dario Contreras: “Verso le 16 di ieri è stato ricoverato nel nostro ospedale il cittadino francese Maurois Alain Slounanda di 37 anni di età. Proveniva dall’aeroporto Las Americas e presentava fratture all’anca sinistra e alla gamba sinistra. Il paziente è arrivato con segni di ebbrezza e segni di ipovolemia. Non appena arrivato gli sono state fatte delle trasfusioni. Trovandosi in ospedale ha subito un arresto cardiopolmonare. Gli sono state praticate delle manovre di rianimazione che non hanno avuto esito positivo e il paziente è deceduto alle ore 23:00.
La salma del turista francese si trova ora nell’obitorio dell’ospedale e verrà trasferita al Instituto Nacional de Ciencias Forenses.
Finora non si è presentato nessun parente. Il francese aveva trascorso le sue vacanze evidentemente da solo, il che rappresenta di per sé sempre un rischio.
L’ospedale Dario Contreras è statale. Le prestazioni mediche sono gratuite, ma i pazienti si devono procurare le medicine ed eventualmente il sangue.
L’ipovolemia è la diminuzione del volume del sangue circolante. Nel caso del 37enne era sicuramente dovuta alle emorragie interne provocate dalla caduta. Il direttore dell’ospedale sostiene che gli sono state praticate delle trasfusioni. Il sangue qui ha un costo e quindi non rientra nelle prestazioni mediche vere e proprie e negli ospedali pubblici deve essere coperto dal paziente.
Probabilmente è vero che si è fatto di tutto per salvare la vita del turista, ma è risaputo che in questo ospedale sono garantite le cure, non le altre spese. Lo abbiamo visto di recente quando un nostro connazionale è stato ricoverato a seguito di una caduta da una vespa. Hanno operato le sue fratture soltanto una volta che attraverso l’aiuto dell’ambasciata è stato possibile reperire il materiale e le medicine necessarie.

La Repubblica Dominicana non è un bel posto per avere incidenti o per ammalarsi. I soccorsi non sono tempestivi e i pazienti vengono ricoverati in ospedali pubblici. Di questi gli unici che offrono qualche garanzia sono quelli del conglomerato urbano di Santo Domingo. La sorte di questi malcapitati è il più delle volte la morte.