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venerdì 9 febbraio 2018

Le lumache africane: un flagello di difficile estirpazione! Lente negli spostamenti ma velocissime nella riproduzione…



Le autorità sanitarie continuano ad attuare misure volte all’eliminazione della lumaca africana (Achatina Fulica). Si tratta di un impegno senza tregua a tutto campo di 24 ore al giorno. Sembra incredibile che delle lumache anche se gigantesche come quelle africane possano rappresentare un serio pericolo per l’agricoltura di un intero paese e per la salute dei suoi abitanti.
Sono arrivate non si sa se per via marittima o aerea nel 2016 nei paraggi di Bavaro, in particolare nella zona di El Cocotal. La loro presenza è stata rilevata per la prima volta nel mese di novembre di quell’anno.
Sono state prese misure subito per combattere la loro diffusione da parte del ministero dell’agricoltura, di professionisti della UASD, del ministero dell’ambiente e del ministero della sanità. Queste misure non sono risultate all’inizio tanto efficaci a causa della mancanza di risorse economiche che vista la pericolosità e i rischi che questi molluschi comportano sono state successivamente stanziate e ora si lavora a pieno regime.
Fino ad oggi sarebbero state bruciate oltre dieci tonnellate del mollusco.
Da inizio d’anno le azioni volte all’estirpazione della lumaca africana si sono fortemente incrementate.
Ci lavorano intensamente i menzionati ministeri ed è allarmante che i giornali parlino addirittura di reticenza da parte degli esperti. Si profila quindi una situazione di tale gravità che viene addirittura vietata ai tecnici ogni dichiarazione al riguardo. Soltanto il ministro dell’agricoltura Angel Estevez sarebbe autorizzato a rivelare dettagli sull’operazione di debellamento del dannoso mollusco.

Nello scorso mese di gennaio sono stati addestrati 100 tecnici al fine di farli partecipare alle operazioni di estirpazione che sono state avviate recentemente.
Le lumache giganti africane sono considerate una delle specie più dannose del mondo perché con la loro voracità rovinano le coltivazioni soprattutto gli ortaggi. Oltre a questo trasmettono il batterio Anglostrongylus che può perforare l’intestino attraverso i vegetali con cui è stato a contatto e provocare meningoencefalite e altre patologie.
Acquisisce parassiti dai topi e li trasmette ai cani, ai gatti e alle persone. Può raggiungere i 20 cm di lunghezza. Vive fino a otto anni e depone uova ogni 20 giorni, dopo i due anni di vita addirittura ogni volta 450 uova quindi circa 8.000 uova l’anno. Mangia ogni tipo di piante e vegetali. E vista la velocità con cui si riproduce provoca ingenti danni all’agricoltura.
Lumache all'umbra

Le autorità sanitarie raccomandano di non avere contatto fisico con la lumaca gigante. Nell’eventualità che questo accada si raccomanda di lavarsi subito le mani con acqua e sapone. Un’altra importante raccomandazione è quella di lavare i vegetali e la frutta prima del loro consumo e di cucinare bene gli alimenti.
Ultimo ma non per importanza: scordiamoci in questo paese che le lumache da noi sono anche una pietanza prelibata!