Anche oggi è sulle prime pagine dei giornali un tema
di grande rilevanza per la salute dei cittadini, per il quale si stenta a
trovare una soluzione: la produzione e lo smercio di medicamenti falsi.
La Procura Generale della Repubblica non è stata
ancora in grado di determinare i canali di acquisto, da parte dei falsificatori,
della materia prima e delle attrezzature per il confezionamento e l’etichettatura
dei prodotti distribuiti nelle farmacie e in altri posti non autorizzati.
Negli ultimi anni la Procura Generale della
Repubblica ha sequestrato diversi stabilimenti nei quali si stavano fabbricando
o distribuendo medicamenti falsi o adulterati.
La Procura specializzata in crimini e delitti contro
la salute (Pedecsa) esiste già da circa 4 anni. Il business dei medicamenti
falsi fa parte di una rete criminale organizzata i cui capi e integranti sono
ricercati dalle autorità.
Normalmente l’accesso alla materia prima avviene
attraverso diverse vie, tra queste i laboratori noti e abilitati nel paese. Non
si scarta la possibilità che entrino anche camuffate come prodotti diversi
oppure attraverso alcuni posti di frontiera con Haiti non controllati.
Sono state smantellate organizzazioni criminali con
attrezzature sofisticate per la fabbricazione di medicamenti, confezionatrici
di blister, compresse ecc.
Si suppone che queste attrezzature provengano dalle sostituzioni
di quelle obsolete dei laboratori regolari o che vengano importate smontate
nelle loro parti.
Tra il 2016 e il 2017, la Direzione generale di
alimenti, medicamenti e prodotti sanitari (Digemaps) ha richiesto alla Procura
Generale specializzata in crimini e delitti contro la salute la chiusura di 273
stabilimenti illegali, incluse farmacie popolari, laboratori e distributrici.
Sono state smantellate dalla Procura e dal Ministero
della salute diverse reti dedicate alla falsificazione e alla rietichettatura
di medicamenti.
La falsificazione di medicamenti è ritenuta la
seconda attività illecita più remunerativa dopo il narcotraffico.
Solo nel 2016, l’Interpol ha sequestrato circa
dodici milioni di medicamenti falsi in 103 paesi. Anche se secondo l’Organizzazione
Mondiale della Salute si calcola che il 10% dei medicamenti a livello mondiale
sia falsificato., in Africa, Asia e America Latina questa percentuale aumenta al
30%.
L’Interpol e le 29 principali industrie
farmaceutiche del mondo hanno creato un programma per combattere questo
flagello che ogni anno frutta alla criminalità organizzata circa 250 miliardi
di dollari a scapito della salute e della vita di milioni di persone.
Ecco cinque raccomandazioni da seguire per sfuggire
alle falsificazioni di medicamenti:
non comprare mai medicamenti sulle cui scatole o
confezionamenti siano presenti delle cancellature o macchie;
verificare sempre che ci sia una data di scadenza;
verificare sempre che i prodotti abbiano un registro
sanitario;
fare attenzione quando si acquistano medicine per
internet. L’ideale è comprarle in farmacie riconosciute;
tutti i medicamenti di qualità devono essere
corredati da composizione o formula chimica, controindicazioni, avvertenze e precauzioni nonché dalla dose raccomandata.