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lunedì 19 febbraio 2018

Medicamenti falsi, un business che non si riesce a estirpare



Anche oggi è sulle prime pagine dei giornali un tema di grande rilevanza per la salute dei cittadini, per il quale si stenta a trovare una soluzione: la produzione e lo smercio di medicamenti falsi.
La Procura Generale della Repubblica non è stata ancora in grado di determinare i canali di acquisto, da parte dei falsificatori, della materia prima e delle attrezzature per il confezionamento e l’etichettatura dei prodotti distribuiti nelle farmacie e in altri posti non autorizzati.
Negli ultimi anni la Procura Generale della Repubblica ha sequestrato diversi stabilimenti nei quali si stavano fabbricando o distribuendo medicamenti falsi o adulterati.
La Procura specializzata in crimini e delitti contro la salute (Pedecsa) esiste già da circa 4 anni. Il business dei medicamenti falsi fa parte di una rete criminale organizzata i cui capi e integranti sono ricercati dalle autorità.
Normalmente l’accesso alla materia prima avviene attraverso diverse vie, tra queste i laboratori noti e abilitati nel paese. Non si scarta la possibilità che entrino anche camuffate come prodotti diversi oppure attraverso alcuni posti di frontiera con Haiti non controllati.

Sono state smantellate organizzazioni criminali con attrezzature sofisticate per la fabbricazione di medicamenti, confezionatrici di blister, compresse ecc.
Si suppone che queste attrezzature provengano dalle sostituzioni di quelle obsolete dei laboratori regolari o che vengano importate smontate nelle loro parti.
Tra il 2016 e il 2017, la Direzione generale di alimenti, medicamenti e prodotti sanitari (Digemaps) ha richiesto alla Procura Generale specializzata in crimini e delitti contro la salute la chiusura di 273 stabilimenti illegali, incluse farmacie popolari, laboratori e distributrici.
Sono state smantellate dalla Procura e dal Ministero della salute diverse reti dedicate alla falsificazione e alla rietichettatura di medicamenti.
La falsificazione di medicamenti è ritenuta la seconda attività illecita più remunerativa dopo il narcotraffico.
Solo nel 2016, l’Interpol ha sequestrato circa dodici milioni di medicamenti falsi in 103 paesi. Anche se secondo l’Organizzazione Mondiale della Salute si calcola che il 10% dei medicamenti a livello mondiale sia falsificato., in Africa, Asia e America Latina questa percentuale aumenta al 30%.
L’Interpol e le 29 principali industrie farmaceutiche del mondo hanno creato un programma per combattere questo flagello che ogni anno frutta alla criminalità organizzata circa 250 miliardi di dollari a scapito della salute e della vita di milioni di persone.

Ecco cinque raccomandazioni da seguire per sfuggire alle falsificazioni di medicamenti:
non comprare mai medicamenti sulle cui scatole o confezionamenti siano presenti delle cancellature o macchie;
verificare sempre che ci sia una data di scadenza;
verificare sempre che i prodotti abbiano un registro sanitario;
fare attenzione quando si acquistano medicine per internet. L’ideale è comprarle in farmacie riconosciute;
tutti i medicamenti di qualità devono essere corredati da composizione o formula chimica, controindicazioni, avvertenze e precauzioni nonché dalla dose raccomandata.