Cabrera si trova nella costa settentrionale a pochi chilometri da Nagua, capoluogo della provincia Maria Trinidad Sánchez. Ha una superficie di 276 km2 e una popolazione di 39.000 abitanti. La sua economia non dipende tanto dal turismo ma piuttosto dall’allevamento di bestiame e dall’agricoltura. È famosa anche per il suo formaggio,
Vi si trova però Playa Grande, considerata una delle spiagge più belle del mondo.
Fino a poco tempo fa la gente viveva felicemente e si vantava di non dover chiudere mai la porta di casa. Ora però le cose son cambiate ed è successo proprio dalla mattina alla sera. Si vede che si è diffusa la voce delle porte delle case aperte a tutte le ore e sono arrivati dei delinquenti. In tutto tre, armati fino ai denti, a bordo di una Sonata grigia.
In due settimane hanno perpetrato nove rapine e il copione è sempre il solito: entrano semplicemente nelle case perché le porte sono aperte. Legano tutti, talvolta li richiudono nei bagni e si portano via cellulari e soldi.
La gente è allarmata. Il sindaco è un italo-dominicano: Jorge Hugo Cavoli Balbuena. È nato a Cabrera nel 1969 ed è sposato. È figlio di un modenese, Giuseppe Cavoli, arrivato nella Rep. Dominicana per la costruzione dell’autostrada tra Sosúa e Puerto Plata.
Il sindaco Cavoli è molto apprezzato dalla cittadinanza. A seguito delle lamentele ha convocato subito una riunione negli uffici comunali per mercoledì scorso alla quale ha partecipato anche il generale di brigata PN Orison L. Olivence Minaya e altre autorità civili, militari e religiose.
Con la sala comunale gremita, il sindico ha rassicurato i cittadini che si stanno cercando soluzioni concrete. Dal canto suo il generale di brigata PN emerso l’impegno del generale di brigata Orison L. Olivence Minaya ha informato la comunità di intendere trasferire immediatamente tutti i poliziotti di stanza nel commissariato di Cabrera e di sostituirli con una compagine più numerosa.
È stata inoltre fissata un’altra riunione per la settimana prossima.
Intanto corre voce che i fabbri stiano lavorando a pieno ritmo e che non riescano a far fronte all’impennata improvvisa della domanda di inferriate e dispositivi di sicurezza. Certo che vivere con le porte aperte non è che se lo possano permettere tutti oggi come oggi…