Se si vuole sapere a cosa serve un Comites basta
vedere come funziona il nostro, che per la verità stiamo spartendo con Panama,
ma che di fatto è nostro.
Wagner Vulso non è stato abbandonato. Gli amici
Vittorio e Gianni hanno lanciato l’allarme del suo grave stato di
salute: “Aneurisma dissecante di aorta e aorta sclerosi” che richiede cure
immediate o se del caso un intervento chirurgico urgente.
Il Comites si è attivato e nell’incontro a Roma tra
il sottosegratario agli esteri Merlo e l’ambasciatore Canepari se ne è parlato.
L’attenzione delle nostre autorità è focalizzata sulla
vicenda e questa è una buona notizia per Wagner e per la nostra comunità.
Paolo Dussich presidente del Comites e Flavio
Bellinato, segretario, hanno trascorso la giornata di mercoledì tra San Pedro e
La Romana.
Hanno partecipato all’udienza e poi si sono recati
ad attendere il Vulso al carcere La Cucama di La Romana per avere un incontro che
non è stato possibile per problemi di trasferimento del connazionale.
Al riguardo riferisce Flavio Bellinato: “l’udienza è
stata rinviata al 25 settembre su richiesta dell’avvocato difensore. Siamo
andati anche al carcere di La Cucama a La Romana, ma purtroppo il trasferimento
da San Pedro (dove c’era l’udienza) si è probabilmente dilatato di molto perché
noi abbiamo aspettato dalle 13:00 fino alle 16:30 e non era ancora rientrato e
non si sapeva quando sarebbe arrivato”. Inoltre il segretario del Comites ha
riferito che: “Ho anche avuto modo di leggere la sentenza di primo grado (27
pagine). Sono abbastanza sicuro che il 25 settembre si entrerà al fondo della causa.
Questo è ciò che il giudice ha fatto capire in udienza ieri. Non mi pronuncio
però sull’esito finale.”
E sulla sentenza, il lic. Bellinato ha dichiarato
quanto segue: “Purtroppo mi manca una pagina, che fa parte del capitolo
dedicato alle prove presentate… però ho potuto leggere le testimonianze ed
alcune delle prove a disposizione e mi sembra che non vi sia nulla di così “schiacciante”
che possa permettere di determinare la colpevolezza del sig. Wagner.”
E ha concluso dicendo: “Per ora abbiamo solo fatto
sentire un minimo di presenza e stiamo cercando di capire per bene la complessa
situazione che il connazionale sta vivendo dal punto di vista legale. Cercheremo inoltre di
aiutare il signor Wagner anche e soprattutto per quanto riguarda il suo stato
di salute che, secondo certificati medici di qualche tempo fa, non promettono
nulla di buono”.
Dal canto suo il presidente del Comites Cav. Paolo
Dussich ha riferito quanto segue: “Hanno rinviato l’udienza perché l’avvocato
difensore è stato sostituito a quanto pare per iniziativa del Vulso. Il giudice
ha rimproverato l’avvocato della difesa perché è la seconda volta che l’appello
viene rinviato. Il rinvio è per il 25 settembre, ma io sto tentando una mossa
disperata per farlo uscire prima del 25. È stata già pagata una cauzione di RD$
1.200.000.-, ma il pubblico ministero non ha voluto autorizzare la
scarcerazione. Voglio intervenire in questo senso”. E ha aggiunto: “La
situazione è incresciosa, giusto ieri ho scritto una lettera “pesante” a chi di
dovere perché è ora di finirla già!”
Si sente spesso in Italia gli avvocati italiani dire
che: “La pena sta nel processo e non nella sentenza”. Niente di più vero, la
vicenda Wagner Vulso lo dimostra chiaramente!
Un sentito ringraziamento al Comites da parte della nostra comunità per questo intervento e
speriamo che il caso Vulso si risolva presto e che il nostro connazionale possa
almeno essere sottoposto alle cure mediche urgenti che il suo stato di salute
richiede.