Un notevole afflusso di turisti è sfuggito domenica scorsa all’economia
di Puerto Plata per motivi non ancora chiariti. In tutto 5.366 crocieristi
avrebbero dovuto sbarcare nella cittadina dell’Atlantico conosciuta anche come “La
Novia del Atlantico” (la fidanzata dell’Atlantico), apportando una boccata di
ossigeno alle finanze locali. Invece la nave da crociera ha filato dritto verso
Nuova York.
I giornali hanno pubblicato la notizia facendo
risalire il mancato approdo nel porto al fumo proveniente dalla controversa discarica
di Puerto Plata a seguito dell’incenerimento dei rifiuti.
È una situazione che è stata già segnalata alle
autorità, ma che non è stata ancora risolta, nonostante l’importanza del flusso
turistico dei crocieristi.
Il direttore del porto Victor Gomez Casanova ha smentito prontamente
la versione dei giornali, sostenendo che l’approdo della nave da crociera
Carnival Horizon non è stato possibile per motivi tecnici a seguito dei quali il
capitano della nave Gaetano Gigliotti ha deciso di continuare la sua rotta
verso Nuova York.
Casanova ha tuttavia ammesso che la società
crocieristica si è lamentata del fumo della discarica.
I passeggeri della nave sono stati informati dall’equipaggio
dei guasti tecnici che non rendevano possibile l’approdo nel porto.
Ora forse si occuperà di questa discarica il
Ministero del Turismo.
Il solito problema della spazzatura che in un modo o
nell’altro è comune praticamente a tutti i centri turistici della Repubblica
Dominicana e che tocca anche da vicino i piccoli imprenditori alberghieri e i
ristoratori.
Il turismo e la spazzatura sono due concetti che non
vanno d’accordo. Se si vuole avere 10 milioni di turisti all inclusive entro il
2022 bisognerà che si risolva innanzitutto il problema dei rifiuti. Altrimenti
le cifre incominceranno a calare e saranno dolori!