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giovedì 2 agosto 2018

Di uova in faccia se ne parla dappertutto. I politici sono sempre nel mirino in tutte le latitudini e a Moncalieri il caso Daisy si è sgonfiato




Tre figli di papà annoiati si aggiravano per le strade a combinare queste stupide bravate e continuerebbero ancora a farlo se non si fosse originato tutto questo trambusto mediatico intorno all’odio razziale. Invece ora sono rei confessi di un reato per il quale si procede a seguito di presentazione di querela e rischiano un processo penale con sicura condanna. Niente paura. La pena è una semplice ammenda di 200 euro.
Certo che in questo caso visto lo scalpore suscitato a livello nazionale, la rissa a tutto campo fra i partiti politici, l’appariscente benda e il colore della ragazza ci saranno delle aggravanti tipo associazione a delinquere, tentato omicidio e chi più ne ha più ne metta. Comunque almeno la giovane atleta e i goliardici autori della bravata avranno modo di definire le cose anche  in famiglia volendo in un certo senso, in quanto sono tutti vicini al PD.
Il padre di uno dei giovani è consigliere comunale del PD del comune di Vinovo addirittura ex candidato a sindaco..
Si è voluto anche qui tentare la strada della fake news e qualcuno ha pubblicato che i tre lanciatori appartenevano a Casa Pound. E vabbè niente di nuovo sotto il sole…
La vicenda quindi è stata chiarita, ma sulle uova c’è molto da dire.
Intanto da una piccola ricerca ho appreso che Macron che gode in Italia di uno dei tassi di antipatia maggiori in assoluto, secondo solo forse a quello della Merkel o di Renzi, è stato centrato in faccia da uova negli ultimi due anni ben tre volte.
Si può anche dire che “monsieur le president” ha reagito molto sportivamente, magari apprezzando la precisa mira dei suoi aggressori. Nel penultimo attacco ha anche dichiarato: "Ci saranno sempre degli imbecilli, fa parte del folclore". L’ultima volta, di recente, invece  non ha dichiarato niente, ma uno dei membri della sua scorta è scattato di corsa alla caccia del lanciatore. Si vede che anche Macron sta perdendo la pazienza…
Anche in Francia però si fa attenzione alla par condicio, tant’è vero che nel corso del corrente anno poco prima delle elezioni francesi è stata colpita anche Marine Le Pen in pieno da un “uovo di protesta” lanciatole con ottima precisione. Certo  la Le Pen ci ha anche versato qualche lacrimuccia, ci mancherebbe, è pur sempre una donna, ma non per il dolore. Chissà quanto le sarà costato il coiffeur e l’abbigliamento firmato e poi quella puzza di uovo per tutto il tempo… Siamo in Francia non scordiamocelo! Per Macron invece c’erano meno problemi, in fondo si porta sempre dietro la “moglie mamma” che gli risolve tutto e che poi magari gli fa anche il bagnetto.
In Italia è di moda il lancio a pioggia delle uova di protesta. Si sa che noi non badiamo a spese: Renzi, Berlusconi e Salvini sono stati bersagli di veri e propri bombardamenti che però non li hanno raggiunti personalmente. Da quel punto di vista rispetto ai francesi non valiamo niente!
Dei lanci di uova si sono verificati di recente anche nelle Pampas argentine nei confronti del presidente Macri e negli Stati Uniti verso i supporter di Trump. In America però non c’è tanto da scherzare. Non ci vuole molto perché come reazione al lancio di un uovo ti arrivi una raffica di mitra.
Rivalorizziamo quindi l’uovo, teniamocelo stretto e ricordiamo sempre che bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare. Sappiamo da dove esce l’uovo deposto dalla gallina ecco allora che  lo si deve lanciare rigorosamente a un destinatario che abbia una faccia adeguata.
E facendo un pensierino mi vengono in mente tante di quelle facce. Ad esempio quella di Saviano… , senza far nomi. Il giornalista campano e altri come lui dovrebbero dotarsi di occhiali anti-uovo in modo da evitare i frammenti di guscio negli occhi.
Sembra che la storia delle uova di protesta possa avere un seguito nel prossimo futuro.