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martedì 14 agosto 2018

Tassa di 10 dollari per l’ingresso in RD. Il rimborso ai cittadini e ai residenti è garantito, ma quanti lo chiedono?



Ultimamente si sollevano lamentele per il pagamento dei 10 euro o 10 dollari da parte di tutti i viaggiatori in entrata nella Repubblica Dominicana. Di fatto questa viene considerata una tassa assurda perché nessuno dovrebbe essere costretto a pagare per entrare nel suo paese. Le autorità si nascondono dietro a un dito e sostengono che chi ha diritto al rimborso lo può chiedere una volta che ha fatto ingresso nel paese rivolgendosi al corrispondente sportello o anche online.
“Per molti la procedura è laboriosa e lasciano perdere”. Sostiene il giornale tedesco locale DOMREP MAGAZIN.
In tal modo lo stato ottiene introiti addizionali che se considerati nel loro insieme sono significativi.
Certo per i turisti la misura rappresenta una semplificazione perché ora si evitano le code dopo il lungo viaggio. Beh se per i turisti all inclusive va bene… se per la forte lobby dell’industria turistica va bene, chi se ne infischia dei nativi e residenti che ci rimettono i 10 dollari o euro a persona ingiustamente? Business is  business!
Ma al di là delle grandi cifre che quest’industria apporta al PIL, degli stipendi e salari ai dipendenti, della spesa in prodotti locali equiparabile a quella necessaria per alimentare una città di 300.000 persone per un intero anno (sono 7.000.000 i turisti e in media ci rimangono 15 giorni). Al di là di tutto questo a livello di imposte e di opere sociali resta molto poco allo stato dominicano perché questo tipo di attività gode di esenzioni fiscali notevoli.
Comunque se gli investitori esteri sono contenti…  contenti loro, contenti tutti! In definitiva questi, gli investitori, sono anche felici di pagare poco la manodopera, per cui favoriscono il sorgere di mega bidonville haitiane, non spendono un peso per favorire il contesto, aumentando ad esempio la pulizia e la sicurezza: gli investitori vengono a lucrare mica a fare opere di bene!
Naturale… e allora ben venga un’imposizione ulteriore ai nativi che rientrano a casa se i turisti merce non fanno più file!