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lunedì 27 agosto 2018

Marco Casula: un risarcimento danni insabbiato nei pantani della burocrazia legale




Marco Casula è stato investito il 29 luglio scorso. Ha riportato diverse fratture alla gamba, al braccio e alle costole. È stato dimesso il giorno dopo senza riduzione e ingessa mento delle fratture in quanto il tendone era troppo infiammato e le gambe avevano riportato delle forti bruciature.
È stato ricoverato nell’ospedale provinciale Padre Fantino di Montecristi inaugurato nel corso del corrente anno.
Ecco il certificato medico:



Il 3 agosto il Tribunale di pace speciale di transito del municipio di Montecristi ha emesso una disposizione in cui stabilisce l’obbligo di presentazione dell’investitore RICARDO TOMAS MARICHAL CASTRO ogni giorno tre del mese per sei mesi presso gli uffici del tribunale.
Questa disposizione è stata spontaneamente rilasciata dal menzionato tribunale speciale. Il Casula si è lamentato perché alla relativa udienza non è stato convocato né lui né il suo legale. “Hanno fissato un’udienza «al volo» senza notificarci nulla e hanno stabilito per il responsabile dell’incidente l’obbligo di presentarsi periodicamente.


Giovedì scorso, 23 agosto, il legale del connazionale ha presentato formale querela presso il menzionato Tribunale il cui funzionamento è lentissimo perché è stato istituito con una legge recente i cui regolamenti non sono stati ancora del tutto approvati.
Questa è la vettura con la quale il connazionale è stato investito, una Ford Explorer:



L’autovettura è stata assicurata con Seguros Dhi-Atlas.
Ancora non è stata fatta una quantificazione dei danni riportati da Marco. L’assicurazione propone un pagamento a forfait di 25.000 pesos. Il legale del connazionale afferma di voler presentare un’azione di risarcimento danni per via civile.
È chiaro che perché una tale azione vada a buon fine ci vogliono tempi geologici.
Sarebbe stato meglio ricorrere alle vie penali come si faceva qualche tempo fa. L’investitore veniva immediatamente arrestato e rimaneva sotto arresto fino a quando non si chiariva l’entità del danno, la copertura della compagnia di assicurazione e l’eventuale apporto personale del responsabile alla copertura totale dei danni.
La procedura si è insabbiata con un comportamento insolito da parte del Tribunale di pace corrispondente che ha messo le mani avanti, tutelando di fatto il responsabile dell’incidente.
Mauro Casula, 46 enne, di Roma è giunto in RD nel 2014. Ha gestito in proprio un ristorante a Sosua che poi ha venduto. Ora ha costituito un’impresa di nome “Servicios de Restaurantes en general, organización de eventos, servicios de belleza”, che però è ferma.
È recentemente rientrato nel Piano di regolarizzazione per cui è in attesa della residenza.
Riguardo alla sua situazione attuale di salute Marco riferisce: “Credimi che sto vedendo le stelle. Per la gamba ora sto prendendo appuntamento tramite una conoscenza nell’ospedale militare di Santo Domingo. Le bruciature stanno guarendo ma il tendone è ancora infiammato”.
Ecco un’altra vicenda che sembra insabbiata sin dall’inizio.
Probabilmente Marco dovrà fare rientro in Italia per curarsi. Con il ricavato dalle scelte di azioni legali probabilmente non riuscirà nemmeno a pagare l’onorario dell’avvocato.
Comunque chissà. Forse a qualcuno dei lettori vedendo la documentazione allegata viene in mente qualcosa.
La speranza è l’ultima a morire!