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mercoledì 22 agosto 2018

Sondaggi Leonel-Abinader. C'è però l'incognita della rielezione



Le elezioni del 2020 per i politici dominicani sono dietro l’angolo. Ce ne vuole ancora per arrivare a metà maggio 2020, ma la posta in palio è molto alta e quindi quasi tutti i partiti hanno iniziato a far campagna in un modo o nell’altro. Per il momento con qualche scaramuccia verbale qua e là anche all’interno di uno stesso partito.
La politica da queste parti è una cosa seria.
Si parla sempre di corruzione. Chi è al potere è corrotto secondo la convinzione dei più, ma quando le forze dell’opposizione hanno la meglio e occupano i vertici di comando, con la corruzione non cambia niente. Del resto i politici non puntano semplicemente a vantaggi a livello di stipendi più alti o di maggiore prestigio.
Da queste parti con la politica ci si arricchisce e non poco, non come da noi che almeno le apparenze bisogna sempre salvarle.
Ci sono qui politici che non sono mai stati presidenti e che possono vantare la proprietà di grattacieli in pieno centro della capitale senza nemmeno nascondersi dietro a prestanome come invece probabilmente succede da noi.
Qui per la gestione di conti presso banche off-shore e società di cassetto internazionali non sono secondi a nessuno.
Ecco allora che alla “vigilia” si fa per dire, delle elezioni del 2020 ci sono i primi sondaggi che hanno un valore relativo perché sussiste la fondata incognita della ricandidatura dell’attuale presidente e si tratterebbe della seconda rielezione e della conseguente seconda modifica della legge costituzionale nel giro di cinque anni.
Al di là dell’esito dei sondaggi che varia a seconda del committente, Leonel Fernández ha nei confronti di Luis Abinader il vantaggio di essere già stato presidente. Come la storia dimostra, infatti, i dominicani preferiscono sempre ex presidenti. Sono restii a scegliere chi non ha esperienza.
Diversamente andrebbero le cose se nel confronto elettorale del 2020 si affrontassero Leonel Fernández e Hipólito Mejía, anche se quest’ultimo sta dando preoccupanti segni di senilità: di recente ha sostenuto che avrebbe svelato un segreto impronunciabile di Leonel Fernandez e probabilmente si riferiva a qualcosa della sua vita privata. Prontamente è scesa in difesa dell’ex presidente l’attuale vicepresidente e moglie di Leonel Fernandez, Margarita Cedeño.
Mejía poi ha lasciato perdere questa minaccia e siamo rimasti a bocca asciutta. Invece successivamente è partito in quarta con una richiesta a mezzo stampa indirizzata a Leonel di giustificare l’origine dei fondi della sua Fundación Global.
E qui sì che si è capito che con l’ex presidente Mejía c’è qualcosa che non va.
Ai politici non si chiede mai da dove hanno attinto i soldi che hanno. 
E non solo qui nei Caraibi, questo vale dappertutto.