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giovedì 10 febbraio 2022

COMITES SANTO DOMINGO: QUESTIONE ETICO MORALE

 



L’ex senatore Giuseppe Visca vuole portare all'attenzione dei connazionali qui residenti la situazione che si è venuta a creare nel Comites Santo Domingo.

Egli sostiene che “la Lic. Diana Spedicato e il Lic. Flavio Bellinato esercitano come professionisti a Santo Domingo l'attività di fornire servizi di varia natura amministrativa (traduzioni, visti, permessi di residenza ecc.) ai cittadini italiani. Entrambi si sono presentati come candidati per l'elezione del Comites di Santo Domingo e sono stati eletti con un considerevole numero di preferenze. In questo sono stati aiutati dal fatto che disponevano degli indirizzi dei loro clienti (votanti), del telefono e delle e-mail ecc. Successivamente è stata nominata la Lic. Diana Spedicato Presidente del Comites e il Lic. Flavio Bellinato, consigliere.

Il Comites ha come finalità, dettata dalla legge di svolgere determinate funzioni a favore della comunità italiana, in special modo alla sua tutela, aiutandola e indirizzandola con la semplificazione dei servizi e con il soddisfacimento delle esigenze quotidiane.

Certamente, la posizione di alto rilievo istituzionale di cui godono la Presidente Spedicato e il consigliere Bellinato oggettivamente li mette in una situazione di privilegio, essendo diventati un punto di riferimento per la comunità italiana e per il suo fabbisogno di servizi, creando, di fatto, una situazione di monopolio nel mercato a discapito degli altri professionisti, la cui attività professionale non può che risentirne.

Mi permetto di portare un semplice esempio: non mi sembrerebbe appropriato mettere un “vampiro” alla presidenza di un Ente di Raccolta del sangue.

L’elemento che ha scatenato la contrarietà della minoranza è stata la presentazione ai voti di una proposta di commissione con il nome DIRITTI CIVILI E SERVIZI AL CITTADINO il cui comma 4 recita: ”Promuovere il funzionamento corretto ed efficiente dei servizi dedicati ai connazionali, rapportandosi con le istituzioni competenti.

Questa proposta fa pensare che sia chiara la volontà di istituzionalizzare il controllo dei servizi richiesti dai cittadini italiani sotto la potestà decisionale esercitabile dalla Presidente nelle sue funzioni, che avrebbe così rapporti diretti con i potenziali clienti.

Preso atto che sussistono chiari ed evidenti elementi che sono palesemente contrari al codice etico e morale di un ente al servizio della comunità, al fine di poter permettere una rappresentanza nel COMITES basata sulla trasparenza, il disinteresse personale, la difesa dei valori che regolano la buona e seria convivenza tra l’ente e la comunità italiana, ritengo che per ragioni di moralità ed etica, la presidente Spedicato ed il consigliere Bellinato debbano dimettersi, rinunciando così al vantaggio di avere una posizione preminente all’interno del Comites e mettendoli nelle condizioni di esercitare con pari opportunità concorrenziali la loro attività professionale.”