La parola “guerra” era caduta in disuso. Non si
sentiva più da tantissimi anni. Ora viene rispolverata e fa un po’ impressione,
ma in realtà non c’è niente di nuovo rispetto a tantissime operazioni belliche
che non sono state definite “guerre” negli ultimi 30 anni. Ne elenchiamo
alcune:
1991: aggressione NATO in Jugoslavia
1999: aggressione NATO in Kossovo
2001: aggressione NATO in Afghanistan
2003: aggressione NATO in Iraq
2011: aggressione NATO in Libia
2011: aggressione NATO in Siria
2014: golpe NATO in Ucraina
Mettiamoci il cuore in pace: non è una guerra. L’Ucraina
è un paese molto legato storicamente alla Russia, è bilingue con vasti territori
esclusivamente russofoni. Attualmente, grazie al golpe del 2014 finanziato da
George Soros, l’Ucraina è totalmente in mano al deep state americano e, quindi,
alla Nato e all’Unione Europea. Con un presidente e un premier sionisti, il
presidente addirittura un ex comico, e con questo, vista la nostra esperienza
al riguardo, non c’è nient’altro da dire, gli ucraini non sono in buone mani.
Si dice che molti ucraini abbiano salutato con
entusiasmo l’invasione russa. Non so se sia vero, ma sono convinto che se
qualcosa di simile dovesse capitare in Italia, tanti italiani si riverserebbero
per le strade a salutare gli invasori che si sostituirebbero ad altri invasori attualmente
al potere, con il colletto bianco e disarmati, che hanno saputo stracciare
tutti i nostri diritti e privarci di ogni libertà, distruggendo anche la nostra
economia.
È una mia impressione, può darsi che sbagli.