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giovedì 17 febbraio 2022

Due uomini sono stati condannati a 30 e 20 anni per aver violentato una donna in presenza del marito e dei suoi figli a Sabana de la Mar

 



La Corte collegiale del Dipartimento di Giustizia di Hato Mayor ha condannato questo mercoledì a 30 e 20 anni di carcere due uomini che il 3 dicembre 2020 sono penetrati in una casa nel settore Pajarito a Sabana de la Mar e in presenza di suo marito e dei suoi figli hanno violentato una donna e poi si sono impossessati di vestiti e denaro sotto la minaccia delle armi.

Gli imputati sono Juan Manuel Salas (El Lobo), 32 anni, condannato a 30 anni di carcere, mentre il suo compagno Juan José Ferreira, 22 anni, è stato condannato a 20 anni di carcere.

Dovranno trascorrere il periodo di reclusione al quale sono stati condannati nel Carcere Pubblico di El Seibo, poiché non esiste un recinto ad Hato Mayor per ospitare i detenuti processati in tribunale.

Secondo la sentenza, sono stati giudicati colpevoli dei reati di associazione di malfattori, tentato omicidio, rapina aggravata, stupro e detenzione illegale di arma da fuoco in danno dei signori Ramón Alcides Rodríguez e Santa Cornelio.

I reati sono stati perpetrati nel comune costiero di Sabana de la Mar quando i soggetti sono entrati nella casa intorno alle 5:10 di giovedì 3 dicembre 2020, riuscendo a tenere il marito e i figli sotto tiro, costringendo la giovane donna a fare sesso davanti a lui e ai suoi figli.

Il marito è riuscito ad attivare il suo telefono, a mettersi in contatto con un amico e a farsi sentire mentre parlava con i malviventi, l'amico ha potuto rendersi conto di quanto stava accadendo, informando la polizia nazionale, che si è subito recata nella casa.

Gli assalitori, accorgendosi dell'arrivo della polizia, hanno sparato contro di loro, riuscendo ad abbandonare la scena, ma sono stati inseguiti e arrestati.

Al momento della sua cattura, gli è stata sequestrata una pistola Browining calibro 9 mm, seriale 215RP11791, diversi telefoni cellulari, portafogli con contanti e un ciclomotore Nipponia bianco/nero con un telaio illeggibile.

I parenti delle vittime hanno espresso soddisfazione per la decisione del tribunale.