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venerdì 17 marzo 2017

CIRCOSCRIZIONE ESTERO: I CANDIDATI INCOMINCIANO A MUOVERSI... È ORA INVECE CHE CI MUOVIAMO TUTTI COMPATTI COME COMUNITÀ IN DIFESA DEI NOSTRI DIRITTI




I candidati si ripropongono agli elettori. Salgono sullo scenario abbandonato una volta eletti qualche hanno fa e si mettono in vista nuovamente come delle modelle in una parata di gran moda. Tante fotografie, tanta eleganza, tanto glamour per dare a intendere quello che non c'è. Non importa che tu sia un deficiente, l'importante è che ti presenti bene, che dia a intendere che dietro la bella apparenza ci sia anche un contenuto valido. I candidati si limitano ad abbozzare delle iniziative, si fanno fotografare mentre le leggono e diffondono il tutto in pubblico, tante promesse, quasi ci fosse una probabilità su un milione che qualcosa di tutto quello di cui cianciano si trasformi in un provvedimento legislativo. Vendono fumo per voti. Non si spostano molto perché costa e sperano che con i social media basti. Difatti i rimborsi elettorali non ci sono più e la circoscrizione estero è troppo estesa. Meglio le reti sociali, tanto meglio! Meglio le fotografie vestiti di tutto punto, magari in compagnia di qualche personaggio che va per la maggiore, non importa chi, basta che sia noto, fumo negli occhi del potenziale elettore. Foto, parole vuote... dove è andata a finire l'oratoria che coinvolgeva ed entusiasmava le masse? Quell'arte che da sempre chi vuole ottenere l'appoggio degli altri deve possedere...
Si punta più sull'apparenza che sulla sostanza, talché difatti questi candidati una volta eletti non svolgono affatto una funzione di sostegno dei loro elettori, non si battono per difendere i loro interessi. In realtà come potrebbero? Essi sono fondamentalmente delle nullità, incapaci di arguire, di pensare, di battersi con l'oratoria o con degli scritti pungenti. Delle nullità intellettuali che talvolta rasentano l'analfabetismo, che talvolta fanno addirittura ridere per non piangere. L'ignoranza non è una colpa, è una colpa semmai eleggere degli ignoranti e degli incapaci. Lo smantellamento della rete diplomatica estera non si sarebbe verificato e non saremmo mai giunti a questa situazione se i 18 parlamentari eletti nella nostra circoscrizione fossero tutti all'altezza dell'incarico assunto e dei compensi che percepiscono. E nemmeno la rete di contenimento CO.MI.TES e CGIE si è contraddistinta nell'attività di denuncia delle irregolarità e dell'arbitrarietà di una Farnesina che rema fondamentalmente contro gli interessi dell'Italia e degli italiani.
In una situazione così noi italiani all'estero dobbiamo saper scegliere: da una parte l'apparenza e dall'altra la sostanza. Qual è la differenza? Semplice, la sostanza siamo noi, i nostri interessi e quelli dei nostri figli. La sostanza sta nel modo in cui ci organizziamo e ciò al di là delle deleghe che possiamo dare a Tizio o a Caio. Dobbiamo imparare a farci sentire e a farci vedere, dobbiamo conoscere quelli tra di noi che meritano di essere scelti come leader e ciò per meriti sul campo. Bando alle chiacchiere e alle parate dei fighi. Ci stanno scippando il diritto di essere italiani, a noi e ai nostri figli! Incominciamo a uscire per la strada, a formare all'interno dei nostri gruppi politici di qualunque colore essi siano dei comitati che si dedichino solo alle questioni che ci interessano in quanto cittadini italiani residenti all'estero.
Il 7 aprile è un'occasione da non perdere... Dobbiamo trovarci tutti di fronte alla nostra ambasciata, ognuno in rappresentanza della sua ideologia politica...