Siamo in
stato d'assedio? Si direbbe proprio di sì. Praticamente bisogna pensarci su
molto prima di uscire da casa. Se c'è qualcosa di cui leggendo i giornali
possiamo essere certi è che la delinquenza imperversa sulle strade della
Repubblica Dominicana. Dobbiamo però tener presente che la situazione è molto
peggiore di quella che emerge dalla cronaca nera dei giornali: la stragrande
maggioranza delle rapine non viene denunciata e quindi non giunge mai né nelle
pagine dei giornali né tantomeno nelle statistiche della polizia. I rapinatori si
spostano armati su moto il più delle volte in coppia e ogni tanto si fermano
per puntare la pistola sulla loro vittima prescelta e se non ve lo dicono in
italiano lo si capisce comunque senza possibilità di equivoco, l'invito è:
"la borsa o la vita". E bando agli scherzi, non lo dubitate nemmeno
per un attimo, in quel momento la vostra vita è legata a un sottilissimo filo.
Il rapinatore non indugerà nemmeno un secondo a spararvi se non gli date quello
che vi chiede. Evitate gesti inconsulti, urla, tentativi di fuga, smorfie...
Rapinatori
spavaldi e spietati si aggirano di giorno per le strade affollate e rapinano come
se fossero certi di farla sempre franca. Ormai non si è sicuri da nessuna
parte. È opportuno quindi che quando si esce di casa lo si faccia con il minimo
necessario di soldi e di documenti addosso e con lo smartphone, obiettivo principale
delle rapine, ben nascosto.
E se avete un giubbotto antipallottole indossatelo pure,
ormai qui per la strada sparano tutti, i poliziotti e i privati armati,
ai
rapinatori e questi ultimi ricambiano, il tutto come se ci si trovasse nel
deserto del Sahara e non in un popoloso centro urbano...