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giovedì 2 marzo 2017

LA PUBBLICITÀ ELETTORALE A SBAFO: L'ONOREVOLE FUCSIA NISSOLI CI PROVA... TANTO NON COSTA NIENTE!


Recentemente si è accesa una polemica "fuoco di paglia" circa la partecipazione di Ricky Filosa alla festa dell'indipendenza della Repubblica Dominicana tenutasi a Roma e organizzata dall'ambasciatrice Peggy Cabral. Qualcuno sostenne che il coordinatore del MAIE si era presentato all'evento senza un invito ufficiale, abusivamente. Una polemica "fuoco di paglia", ripeto, perché si esaurì immediatamente a seguito della pubblicazione in rete del relativo invito. Ma cosa cuoce in pentola dietro le quinte? Si vuole dare a intendere che Ricky Filosa sfigurava tra parlamentari e altri personaggi della diplomazia e della vita sociale italo-dominicana presenti? Invece, no, non sfigurava affatto... E si pensa, ridimensionando la sua importanza, che l'unica funzione che mette in vista Ricky Filosa agli occhi delle autorità dominicane sia il ruolo di coordinatore Nord e Centro America del MAIE? Vorrei precisare invece che Ricky Filosa è ben noto all'attuale ambasciatrice dominicana in Italia. Non dimentichiamo che il suo giornale ItaliaChiamaItalia è un punto di riferimento obbligato dei rapporti tra entrambi i paesi. Del resto, Ricky ha pubblicato sue interviste relative alla chiusura della nostra ambasciata anche sul Listín Diario, attirando l'attenzione dei funzionari di governo dominicani, che si sono poi fattivamente attivati per la promozione dell'iniziativa della riapertura.
Quindi anche al di fuori del MAIE, Ricky Filosa è talmente noto e apprezzato nella cerchia diplomatica dominicana da non dare assolutamente nell'occhio un suo invito a un evento simile. Poi come MAIE non se ne parla nemmeno, tant'è che l'onorevole Mario Borghese ha invitato personalmente (si veda foto) l'ambasciatrice Peggy Cabral, a ottobre, al Congresso del MAIE tenutosi a Santo Domingo. Niente paura allora! La partecipazione di Ricky non è stata abusiva, non puntava a mangiare a sbafo, ma quando mai? Ma è stata giustificata dalla sua importanza e notorietà sia come giornalista che come politico.
A Roma all'evento del 173esimo anniversario dell'indipendenza della Repubblica Dominicana era anche presente l'onorevole Fucsia Nissoli. Su di lei non ci metterei la mano nel fuoco, e non perché non fosse munita di invito, ci mancherebbe, ma perché per averlo sicuramente c'è voluta qualche sua manovra aggiuntiva rispetto a Ricky Filosa. E già... perché da queste parti non è che sia tanto nota l'onorevole in questione da meritare di essere destinataria di un invito automatico... Magari rivolgendosi personalmente alla signora Peggy, accennando alle sue conoscenze all'interno della Farnesina... tutti o quasi montiani come lei! Certamente in tempi di mancanza di rimborsi elettorali, fotografarsi accanto a Peggy Cabral, un personaggio abbastanza ben voluto dalla nostra comunità italiana, apporta una visibilità acchiappa voti a bassissimo costo e alquanto efficace. Non si mangia a sbafo, ma si ottiene "a sbafo" della visibilità e quindi dei potenziali voti. E ti sembra poco? C'è da dire che le risorse da questo punto di vista da parte dell'onorevole Nissoli sono molteplici e variegate. La parte del leone la fa il ricorso ai suoi colleghi di ideologia, i montiani, che, guarda caso fanno il bello e il cattivo tempo all'interno della Farnesina. Mi spiego. L'interrogazione di Fucsia Nissoli, una fra le tante in relazione alla chiusura della nostra ambasciata, è stata l'unica ad essere stata premiata in direttissima con una risposta positiva, talché la fotografia dell'elegante onorevole acquisì una visibilità massima, e la Nissoli venne presentata dai suoi sponsor locali come artefice della riapertura della nostra ambasciata. Si è trattato di un assist calcistico che i nostri "aguzzini", in quanto responsabili della chiusura della nostra sede diplomatica, hanno fornito all'onorevole, che è andata subito in gol: grande omaggio di visibilità a sbafo ai fini elettorale. Lo stesso si verificò in occasione della visita alla CASA DE ITALIA di Mario Giro, ora viceministro agli esteri, e deus ex machina della chiusura della nostra ambasciata. L'onorevole Nissoli si presentò alla sede comunitaria italiana senza essere invitata, attaccandosi si fa per dire al tram... del collega di ideologia Mario Giro. E non le è andata tanto male, anche se le è stato dato pochissimo spazio. Comunque sia, ancora visibilità, ancora voti potenziali e sempre a... sbafo. C'è da dire a conclusione di quanto su esposto, che la
Nissoli bazzica il nostro territorio elettorale con una aggressività che farebbe pensare che la posta in palio per lei fosse qualche migliaio di voti. Invece alle ultime elezioni elettorali del 2013 il magro bottino da lei incamerato, fa sorridere... E sì perché 70 voti non sono mica tanti! E noi del MAIE saremmo in concorrenza con lei? Falso, un centinaio di voti noi li otteniamo tra i nostri intimi, senza alcuna fatica. Noi puntiamo molto più in alto perché noi siamo presenti sul territorio. Noi siamo sempre al fianco del cittadino italiano all'estero e lo assistiamo e difendiamo. Dovunque ci sia un italiano ci siamo anche noi.  La nostra è una missione...