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mercoledì 15 marzo 2017

SPENDING REVIEW ALLA TRASTEVERINA. È COSÌ CHE CI HANNO CHIUSO L'AMBASCIATA




Spendig review: espressione che al Ministero degli Affari Esteri veniva pronunciata con l'accento trasteverino ed è con tale accento che gli italiani di Santo Domingo sono venuti a conoscenza della decisione della chiusura della loro ambasciata.
L'allora sottosegretario agli esteri Mario Giro, figura di spicco della Comunità di Sant'Egidio nota anche come l'ONU di Trastevere, si spostava al tempo tra le sedi diplomatiche come un cavaliere dell'Apocalisse, facendo strage di consolati che chiudeva e riducendo all'osso il personale di quelli che non chiudeva, talché questi ultimi pur rimanendo aperti non erano in grado di svolgere pienamente le loro funzioni.
Prima ancora della Spending review alla trasteverina, è scoppiata la bomba di un presunto stratosferico scandalo visti presso la nostra ambasciata. Bomba o schiocco di dita? Propenderei per quest'ultima ipotesi... Tale "bomba" non ha avuto come conseguenza arresti, processi o licenziamenti di sorta. Non vennero resi noti episodi realmente verificatisi e la Procura della Repubblica di Roma procedette all'immediata archiviazione della pratica. No. Contrariamente a quanto ci si sarebbe potuto attendere, a parte le voci e le cifre macroscopiche che uscivano dai corridoi della Farnesina da fonte presuntamente attendibile, non c'è stato nulla che concretamente dimostrasse l'esistenza di un traffico visti. Ci fu semplicemente una denuncia delle autorità spagnole in cui si faceva notare che degli intestatari di visti Schengen rilasciati dall'ambasciata di Santo Domingo non sapevano dove questa si trovasse: il solo dato di fatto concreto a cui si può fare riferimento.
Riscontri obiettivi dello scandalo dei visti non ci sono stati, ma le conseguenze della sua presunta esistenza furono immediate: l'erogazione dei visti venne dirottata a favore dell'ambasciata di Spagna. E fin qui nulla da ridire. Eccesso di zelo? Chissà, di fatto però ad un approfondimento delle cose si scopre che l'erogazione dei visti è stata affidata alla società VF Worldwide Holding Limited con sede in St Louis Business Centre, Cnr Desrochwes & St Louis Streets, Port Louis, Isole Mauritius. UNA SOCIETÀ CON SEDE IN UN PARADISO FISCALE!
Trastevere
Il volume degli incassi delle tariffe per visti che rappresentava un pilastro delle entrate della nostra ambasciata, ammontante a circa 700.000 euro l'anno, veniva dirottato a favore di una società con sede in un paradiso fiscale! È proprio vero che la realtà supera spesso la fantasia... Da queste società nulla trapela sull'assetto societario e il loro bilancio non è attendibile.
Ma non è finita qui, perché Mario Giro, sant'edigino e cavaliere dell'Apocalisse della rete diplomatica italiana nel mondo, ebbe la brillante idea di introdurre tra le sedi da chiudere nell'ambito della Spending Review l'ambasciata di Santo Domingo. E già, il luogotenente dell'organizzazione trasteverina, imposto alla Farnesina dall'esterofilo senatore a vita per meriti ignoti Mario Monti, non solo non sa di conti, è laureato in lettere, ma dei conti non sa nemmeno cosa farsene. E poi la proposta di chiusura venne da lui fatta a Emma Bonino, nota per la sua appartenenza al gruppo Bildenberg, al tempo ministro degli Affari Esteri per grazia ricevuta, essendo assolutamente ignara di tutto quanto riguarda l'estero ed essendo nota per le sue lotte a favore dei diritti civili e della libertà sessuale. Neanche lei capiva qualcosa di conti... e quindi non entrando nei dettagli propose la chiusura davanti al Consiglio dei Ministri che la decretò senza nemmeno chiedere l'esibizione di un prospettino contabile che dimostrasse il risparmio che si sarebbe conseguito. Ma ciò né per Renzi né per gli altri ministri ebbe importanza.
Di fatto però la nostra ambasciata si autofinanziava....
C'è da dire che Spending Review alla trasteverina, non significa solo "revisione allo scopo di risparmio". Significa anche e soprattutto "realizzo dei beni immobili di proprietà demaniale per la destinazione altrove del ricavato", magari dietro suggerimento dell'ONU di Trastevere.
Spending Review alla trasteverina significa "privatizzazione dei servizi consolari".
Spending Review alla trasteverina significa anche "perché ci garba". Tant'è vero che davanti al TAR del Lazio, la Farnesina non parlò di risparmio, ma di "decisione politica" nel senso che la chiusura di un'ambasciata non rientrerebbe nella competenza del diritto amministrativo.
Spending Review alla trasteverina significa altresì "difesa dell'onorabilità nazionale". Questa ultima connotazione trasteverina dell'espressione inglese emerse in ottobre del 2016 in occasione dell'incontro con Mario Giro presso la Casa de Italia.
La Farnesina è, attraverso il senatore a vita per meriti ignoti Mario Monti, un'enclave degli interessi globalizzatori con sede a Bruxelles e a New York. Lo dimostra l'accettazione a scatola chiusa da parte di Renzi del decreto di chiusura dell'ambasciata di Santo Domingo e lo dimostra anche per assurdo la decisione di Renzi di riaprirla una volta venuto a conoscenza di come stavano effettivamente le cose, non prima però di promuovere Mario Giro a viceministro... Come dire, diamogli il contentino al mastino dei potenti, ma riapriamo l'ambasciata di Santo Domingo!