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venerdì 10 marzo 2017

IL LUPO DI GUBBIO... È QUI FRA NOI NELLA REPUBBLICA DOMINICANA!




Chi l'avrebbe mai detto? Una nostra vecchia conoscenza, il famosissimo lupo ammansito da San Francesco d'Assisi è qui fra noi! Chi vuoi che non si ricordi della storia di quel miracolo di quasi 800 anni fa, rinfrescato nella memoria nel corso della vita di ciascuno di noi ogni volta che per caso ci si reca da quelle parti e si vedono i cartelli segnaletici che puntano verso questa cittadina umbra oppure quando ci si trova con uno del posto: "Sei di Gubbio? Della città del lupo..." E già, non li invidio gli eugubini (così si chiamano i cittadini di Gubbio), costretti a legare la loro esistenza con il famosissimo lupo.
Ora il lupo di Gubbio lo si può vedere dappertutto in questo nostro paese ospitante: dovunque sia in vendita il cemento Domicem. La sua immagine, infatti, si trova impressa nel logo di questa azienda produttrice di cemento. Si tratta di una società a capitale misto italo-dominicano controllata dalla Colacem S.p.A con sede in Gubbio.
Colacem S.p.A. è il principale socio della Domicem che ha iniziato la sua attività di produzione, distribuzione e commercializzazione dei suoi prodotti nel mese di ottobre del 2005. Il suo obiettivo è stato sempre ben definito: soddisfare le esigenze di tutti settori dell'industria della costruzione e dei clienti in generale e offrire in modo consistente cementi della più alta qualità e un eccellente servizio, garantendo la conservazione dell'ambiente. Un cementificio diverso dagli altri, che si attiene a un concetto di tecnologia moderna, rispettoso dell'ambiente e che vuole offrire un prodotto di alta qualità. Come italiani ne possiamo andar fieri...
La Repubblica Dominicana è un grande produttore di cemento e si trova in una particolare situazione in quanto nei suoi 48.000 km² operano sette fabbriche di cemento con una capacità di produzione di 6.795.000 tonnellate metriche. Questa capacità è doppia rispetto al consumo locale annuale di cemento della Repubblica Dominicana, che non supera i 3,6 milioni di tonnellate metriche.
Sette cementifici, un vero e proprio record. Il motivo di questo è l'abbondanza di roccia calcarea sul territorio. Nonostante si tratti di un'isola, la geologia dominicana è continentale.
Le fabbriche di cemento Portland che operano nella Repubblica Dominicana sono: Cemex Dominicana, Cemento Andino, Panam, Domicem, Argos, Cemento Cibao e Cemento Santo Domingo.
Secondo le statistiche del Banco Central Dominicano il cemento ha registrato una crescita di oltre il15% nella vendita, ma la percentuale è superiore se presa in considerazione dal punto di vista della produzione in assoluto in quanto si esporta anche in nazioni come Haiti e altre destinazioni dei Caraibi.
La Domicem occupa nella Repubblica Dominicana il terzo posto tra i cementifici locali con una capacità di produzione di 1.200.000 tonnellate metriche di cemento.
Lo staff dirigenziale è costituito da nostri connazionali, dei veri guerrieri contemporanei, che non si arrendono di fronte a difficoltà di sorta. Gli uffici amministrativi si trovano vicino al Punto Italia della Lincoln. Posizione strategica quindi. È risaputo che noi italiani siamo bravissimi e ci adeguiamo al progresso, e ci battiamo con intelligenza e tenacia, ma con un buon piatto di pasta al dente e una cucina italiana DOC a portata di mano, non si scherza!
Una società la Domicem che produce PIL italiano, che apporta benefici allo stato ospitante, che dà lavoro in Italia e nella Repubblica Dominicana. I dipendenti dominicani dei settori chiave spesso sono tenuti a imparare l'italiano oppure devono recarsi in Italia per dei corsi di formazione. Ecco qui il punto dolente!
E vuol dire che anche il lupo di Gubbio subisce in qualche modo la triste sorte della nostra comunità. Ricordo, infatti, che nella riunione presso la Casa de Italia tenutasi nell'estate del 2015 in occasione dell'incontro con il senatore Cuomo, era presente un dirigente della Domicem che ha illustrato con dettaglio di particolari i disagi che la chiusura dell'ambasciata italiana di Santo Domingo e il suo "spostamento" a Panama comportavano per la fabbrica italiana di cemento relativamente alla formazione del suo personale e alla necessaria richiesta di visti Schengen per il loro trasferimento in Italia. E non soltanto, perché anche lo staff dirigenziale italiano ne ha passate di cotte e di crude. Del resto se vivono qui, i loro figli eventualmente nascono qui, le loro mogli magari sono di qui, hanno anche loro come noi bisogno di un'ambasciata... "Andate a Panama! " Disse il burocrate... "E non ve lo sognate nemmeno che l'ambasciata verrà riaperta..." Per fortuna il burocrate non la disse giusta quella volta, ma ora ci vengono messi i bastoni tra le ruote con una riduzione impossibile di personale. E allora come la mettiamo? Ne riparleremo.


Ma se qualcuno va dalle parti di Najayo, nei pressi di Sabana grande de Palenque potrà osservare il gigantesco stabilimento della Domicem e attenti al lupo! Osservate bene sul logo della Domicem il muso amico del nostro caro lupo ammansito da San Francesco!
La Domicem verso la fine di dicembre del 2016 ha presentato il suo nuovo logo, che vuole essere il simbolo della qualità del suo prodotto, della modernizzazione e della visione di espansione regionale della società. “Questa nuova immagine conferma la visione di Domicem, con il suo cemento di quello buono per la generalità dei suoi clienti, per continuare a crescere in modo sostenibile", sono le parole espresse all'atto della presentazione del nuovo logo da parte del presidente della società Marco Focardi. Ha continuato poi confermando che la Domicem è riuscita a diventare un'azienda sempre più efficiente, rispettosa dell'ambiente e compromessa con lo sviluppo delle comunità dove opera.
Siamo fieri quindi della Domicem e del lupo di Gubbio!