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giovedì 16 marzo 2017

UN TEMA CHE INTERESSA TUTTI: I TRAPIANTI DI ORGANI NELLA REPUBBLICA DOMINICANA, DONAZIONI E PREDAZIONI DI ORGANI




850 persone nella Repubblica Dominicana sono in attesa di trapianti di organi: soprattutto cornee, reni e fegato. Finora nel 2017 sono stati effettuati quattro trapianti. Si vuole sensibilizzare la gente alla donazione. E secondo i medici trapiantisti i media dovrebbero collaborare a questa sensibilizzazione. Si tratterebbe, infatti, di una nobile causa. I medici trapiantisti invocano inoltre l'intervento finanziario dello stato e la copertura da parte delle assicurazioni per questo tipo di intervento.
I trapiantisti ritengono che tutti debbano collaborare affinché i trapianti si possano fare: soprattutto i donatori ai quali gli organi verrebbero prelevati, lo stato che dovrebbe fungere da finanziatore, le assicurazioni che dovrebbero coprire gli interventi e i media che li dovrebbero sostenere. Loro però, i trapiantisti, non sembra che intendano fare il loro lavoro gratis o almeno di questo non si parla. La causa nobile finisce lì: nell'aspettativa di lucro di coloro che eseguono i trapianti.
Del resto chi è in lista di attesa per un trapianto deve essere anche in grado di pagarlo e non si parla di quisquilie. I donatori invece fanno parte necessariamente della classe meno abbiente. Se poi pensiamo che la maggioranza degli organi viene prelevata a cuore battente, dopo aver accertato con l'impiego di macchine la morte cerebrale... Beh la morte cerebrale di un nullatenente è accertabile senza tanti problemi.
Ricordo che prima dell'era dei trapianti i traumi cranici venivano trattati e tanta gente usciva dal coma dopo un po' di tempo. Oggi di questo non se ne parla nemmeno, se la famiglia di chi è in coma non acconsente al trapianto, vengono semplicemente spente le macchine in attesa della morte naturale del paziente. Se invece la famiglia acconsente, il donatore o vittima sacrificale viene fatto a pezzi letteralmente per asportargli l'asportabile.
Questo livello di permanenza in vita a cuor battente dell'essere umano, una volta diagnosticata la morte cerebrale, visto che si tratta del preludio del salvataggio di un'altra vita, di quella di chi attende un trapianto, non viene tanto tutelato da nessuno, né dalle leggi, né tanto meno dalle chiese di qualunque religione. Del resto abbiamo principalmente una differenza di interessi e di status: da una parte c'è chi è disposto a pagare una fortuna per sopravvivere affiancato da chi ha un'aspettativa di lucro legata all'intervento e dall'altra, un poveraccio. Non sempre è così, perché ogni regola ha la sua eccezione e solo per questo!
C'è da dire che i casi di predazioni di organi per finalità di trapianto sono all'ordine del giorno nella Repubblica Dominicana. I trapiantisti parlano di leggende metropolitane. Ma certamente da loro non ci si potrebbe aspettare una posizione diversa. L'ultimo episodio clamoroso che è venuto alla ribalta meno di un anno fa riguarda una bambina di dieci anni, Carla Massiel, trovata morta e senza organi. Certo, da una parte l'eccesso di domanda, dall'altra l'assoluta mancanza di offerta, per forza deve prendere piede la predazione di organi. Leggende metropolitane? Non si direbbe proprio...
Tra il gruppo di coloro che attendono il trapianto di organi e quello di coloro che gli organi li dovrebbero donare ci sono i medici trapiantisti e i loro impianti. Quanto siano preparati questi medici nella Repubblica Dominicana e quanto siano efficaci i loro impianti non si sa con precisione. Una cosa è certa senza ombra di dubbio: comunque vadano le cose, se il cliente paga, l'esito dell'intervento sarà comunque positivo, dal punto di vista economico di chi incassa intendo. Come quei medici della barzelletta che esultano perché l'operazione è riuscita... "L'operazione è riuscita, evviva! Sì, è vero, il paziente è morto, ma l'operazione è riuscita...."