Mario Giro mette in circolazione la sua versione 17/03 sulla chiusura
dell'ambasciata e sul traffico dei visti. Ormai noi italiani all'estero
dobbiamo organizzarci per catalogare le diverse versioni di Mario Giro, alias
Mario Africa. Queste cambiano costantemente e ai fini di un'interpretazione
univoca è meglio dare ad ognuna di loro un nome che consenta a colpo d'occhio
di individuarne l'annata, in questo caso il 2017 o 17 e il mese, marzo e quindi
03. Statisticamente non c'è finora mai stata più di una versione al mese per
cui mi sembra che con 17/03 possiamo avere un'idea abbastanza precisa della
versione in questione, tanto da essere in grado di fare riferimento alla stessa
anche in futuro in modo inequivocabile.
Mario Giro parla di risparmio e intende realizzo. Perché è evidente
che la Farnesina inseguiva con la chiusura della nostra sede diplomatica il
realizzo dei beni demaniali dell'ambasciata di Santo Domingo, liquidità che
avrebbe aiutato i pianificatori da mezzo milione l'anno di stipendio,
pianificatori dello stivale o dei miei stivali, come preferite, a far bella
figura davanti al Consiglio dei Ministri, avvicinando ai 100 milioni di euro la
cifra di "risparmio complessivo". Per di più gli anatroccoli neri
dalle bocche sempre spalancate sarebbero stati anche sfamati per un po'.
Peccato! Ma come si suol dire: non tutte le ciambelle escono con il buco! E
chissà ora cosa bisognerà vendere per riempire quei gozzi insaziabili, budelli
senza fondo sempre pronti a ingurgitare di tutto. La colpa di questo ce l'ha
l'antenato italiano degli italo dominicani dal cognome Vicini... Oltre 100 anni
fa, il nostro connazionale ha pensato di condizionare con delle clausole ben
precise la sua donazione al Regno d'Italia. Si dice che al tempo la sua frase preferita
fosse: "Conosco i miei polli!"
E allora il nostro laureato in lettere, romano per nascita e trasteverino
per adozione, che la sa raccontare così bene e che ora è stato promosso a vice
ministro ci riferisce nella sua versione 17/03 che nel 2015 è stata conseguita
una riduzione della spesa erariale di 300.000 euro! Ma va là! Dici sul serio? O
trasteverino, datti una regolata! E quello sarebbe il risparmio al quale tu
puntavi, per il quale ci hai lasciato senza servizi consolari praticamente per
due anni?
Nella versione 17/03 non poteva mancare il riferimento alla famigerata rete
consolare. Pilastro di un nuovo concetto rivoluzionario della gestione della
cosa pubblica, basato sul volontariato... Udite, udite! La settima potenza
industriale al mondo con 5 milioni di cittadini residenti all'estero, i cui
passaporti da soli rappresentano ingressi tariffari annui da capogiro ha
bisogno di ricorrere al volontariato per sostenersi! Miracolo! Non per niente
Mario Giro è noto per essere un baciapile ufficiale, mica un baciapile
qualunque come potrei essere io che sono un cattolico praticante. No, uno che
fa parte della Comunità di Sant'Egidio, meglio nota come l'ONU di Trastevere. Qui
nella Repubblica Dominicana ci ha riempito di figure onorarie, tante che se li devi
sentire in un solo giorno tutti personalmente questi consoli, vice consoli,
corrispondenti e chi più ne ha più ne metta, ti conviene procurarti un aggeggio
per l'erogazione dei numeretti tanto per evitare spintonamenti nella fila.
Figure onorarie non remunerate, che ci rimettono di tasca loro... ma a che
pro? Perché di fatto non hanno combinato mai niente oppure, ben poco. E non per
colpa loro. Infatti, il buon Mario si direbbe che li nomina con la spada
poggiata sulla spalla a mo' di cavalieri d'altri tempi, biascicando qualche
parola in antico romano (latino o burino?) e poi li mette in circolazione senza
il becco di una credenziale! E nemmeno di un quattrino...