Giovedì scorso sui giornali locali si leggeva che la Barrick
ha estratto in quattro anni 4,2 milioni di once d'oro a Cotui, provincia Sánchez Ramírez e oltre 12,3 milioni di
once di argento. Stiamo parlando della ormai famosa miniera di Pueblo viejo. Le
sue riserve d'oro stimate ammontano a 33,8 milioni di once e la rendono il
secondo deposito d'oro più grande dell'America Latina dopo la miniera di Yanacocha
in Perù. E allora è giusto dire che la Repubblica Dominicana vale un Perù! E dall'estrazione
di questo metallo e dalla sua elevata quotazione attuale in quanto "porto
sicuro" in tempi di crisi economica è dovuto un quarto della crescita del
PIL dominicano.
Si tratta
comunque di una risorsa non rinnovabile e prima o poi si esaurirà. Si spera che
nel frattempo sorgano al suo posto altre voci di reddito, frutto degli attuali
elevati investimenti, ad esempio quello che viene fatto sull'istruzione, alla
quale viene destinato il 4% del PIL. Staremo a vedere...
Nella Hispaniola oltre
cinquecento anni fa gli spagnoli trovarono subito l'oro e presi da nefasta avidità
misero immediatamente al lavoro come schiava la popolazione autoctona, i Tainos,
che praticamente si estinse, ed erano 400.000 ai tempi della scoperta
dell'America, un po' per questo selvaggio sfruttamento e un po' per i virus che
gli europei si portarono dietro e contro i quali le popolazioni locali non
erano immunizzate. Si stima comunque che attualmente il 30% percento dei
dominicani abbia il DNA mitocondriale taino e che quindi discenda da una donna
di quella etnia. Una storia quasi a lieto fine allora... Con l'estinzione degli
indios dell'isola e di quelli delle isole vicine la ricerca del metallo giallo
si spostò sul continente.
Le prime miniere
d'oro della Hispaniola si trovavano nei pressi di Haina sulle rive dell'omonimo
fiume. Nel 1496 se ne parlava già e a seguito degli insediamenti sul posto dei
colonizzatori venne fondato il Bastione di San Cristobal, in onore
dell'ammiraglio e oggi la capitale dell'omonima provincia.
Se qualcuno vuole
provare l'emozione del ricercatore d'oro e magari trovare qualche pepita, una
volta attrezzatosi a dovere e approfondito l'argomento con manuali cartacei o
su internet, può recarsi in qualche località sempre della provincia di San
Cristobal, ad esempio "La Cuchilla" nei pressi di Villa Altagracia e
in tutta tranquillità sulle rive del fiume Haina farsi la sua giornata alla
ricerca del metallo giallo. Le probabilità di successo sono sicuramente
superiori a quelle della giocata di un numero al lotto e il sano divertimento è
garantito, magari in compagnia della famiglia e degli amici all'aria aperta con
appetitose vivande e buon vino. Chi guida si astenga dal bere! Un modo diverso
di fare turismo!