Da sempre e dappertutto nei confronti degli
stranieri ci sono stati e ci sono dei pregiudizi. E noi che viviamo all'estero
ne sappiamo qualcosa. Chi si trova in un paese più ricco del suo viene trattato
male di solito. Il disprezzo e lo scherno sono all'ordine del giorno. A me è
capitato in Germania nei primi anni '70. Noi italiani eravamo chiamati "spaghetti".
E da lì partivano tutti gli altri pregiudizi che conosciamo a menadito e che
sono a noi tanto fortemente appiccicati, anzi saldati quasi con la fiamma
ossidrica. Diversamente succede invece quando ti trovi in un paese più povero
del tuo, come per esempio quello che ci ospita. I pregiudizi non si contano. Se
vogliamo di buono c'è che per loro tra un europeo e l'altro non c'è
differenza... Veniamo quindi equiparati ai tedeschi! E ti pare poco? Pensano comunque
che noi nei nostri paesi bistrattiamo i loro conterranei, che la nostra
giustizia è arbitraria con loro e ci vogliono rendere la pariglia. Ritengono
che siamo dei prepotenti che con i soldi pensiamo di fare quello che vogliamo. In
più c'è l'ombra del traffico di donne ai fini dello sfruttamento della prostituzione
ecc. Ed ecc. vuol dire qui tanto di peggio! Aggiungiamoci allora ai pregiudizi la
calunnia... In questo paese la calunnia è all'ordine del giorno anche perché il
calunniatore non paga mai. Io l'ho verificato in diverse occasioni. Qui se non
stai attento per una calunnia ti uccidono. La calunnia nei nostri confronti,
stranieri di paesi più ricchi, va a buon fine sempre o quasi. La calunnia trova
un terreno fertile nei pregiudizi ed è fortemente favorita dall'impunità. Se
questa, l'impunità, non ci fosse, la calunnia sarebbe meno frequente... E infine
c'è la predisposizione al linciaggio, al processo sommario. E si salvi chi può!
La gente la vedi tranquilla sull'angolo della strada, giocando domino oppure
ascoltando musica. "Ma quanto sono pacifici", ti viene da dire, e poi
a un certo punto un ladro o presunto tale viene intrappolato dalla folla. Ecco
che tutto a un tratto queste persone si trasformano in demoni assetati di
sangue e difficilmente il malcapitato delinquente riuscirà a evitare di essere
giustiziato: a botte, a bastonate, a colpi di machete, con i cavi elettrici...
La denuncia fatta dalla famiglia della
giovane di Pedernales sicuramente fa acqua da tutte le parti perché se
l'incidente automobilistico si è verificato in Svizzera, noi sappiamo quanto siano
puntigliosi gli svizzeri, di cui si dice che la metà sono impiegati di banca e
l'altra metà poliziotti. Una denuncia assolutamente inverosimile oltre che
contraddittoria.
Trafficante di bianche, omicida... Inoltre
tra le carte che sono state esibite nell'intervista su Youtube si vede anche
una lettera scritta in italiano in cui si parla di mafia, ma non si legge il
nome del connazionale Carmelo Vinci. Hanno quindi "casualmente" inserito
degli incartamenti che si riferiscono alla mafia: mafioso, trafficante di bianche
e omicida...
Accuse calunniose che prosperano grazie ai
pregiudizi e all'impunità... Comunque vada a finire questa è garantita per cui
se il nostro connazionale dovesse capitare da queste parti si verificherebbe una
specie di linciaggio e possiamo esser certi che, anche se sulla base di niente,
in Italia non ci tornerebbe... almeno per diversi anni nella migliore delle
ipotesi...