Secondo l’aggiornamento più recente del Centro di
Uragani di Miami alle 11:00 di oggi la velocità interna dei venti si è ridotta a
106 km/h per cui Beryl risulta ormai degradato a tormenta tropicale: fenomeno
meteorologico pur sempre pericoloso. Dalle 8:00 alle 11:00, nell’arco quindi di
tre ore, Beryl è passato da 120 km/h a 106 km/h di velocità interna dei venti.
Questa tendenza dovrebbe continuare fino all’arrivo
previsto per martedì prossimo della tormenta nelle vicinanze della Repubblica
Dominicana all’interno del cui territorio è previsto il suo totale
dileguamento.
Beryl si sposta a 22 km/h e si trova attualmente a
1160 km dalle Antille Minori. Secondo il National Hurricane Center è poco
probabile che riacquisti la categoria di uragano prima di arrivare alle Antille
Minori. Si presenterà comunque all’arcipelago con forti venti e intense piogge.
Sono già stati lanciati nell’area degli avvisi di uragano.
Data le ridotte dimensioni del fenomeno atmosferico
sussiste un’incertezza superiore a quella normale nell’analisi dell’intensità
attuale di Beryl e l’affidabilità della previsione degli sviluppi di questa è
anche scarsa. Sono possibili dei veloci cambiamenti della sua forza in calo e
in aumento nei prossimi di giorni e questi sono difficili da prevedere.
Secondo il tracciato proposto, Beryl dovrebbe
arrivare nel territorio dominicano nel primo pomeriggio di lunedì prossimo come
tormenta tropicale con un’intensità di 80 km/h. Se così fosse dovremmo comunque
prepararci a un impatto di non poco conto. Alberto con 100 km/h di intensità ha
seminato distruzione, evacuazioni e una decina di morti in Messico, Cuba e
negli Stati Uniti.
Secondo quindi le previsioni attuali e tenendo conto
di tutte le incertezze dovute alle difficoltà dei pronostici a seguito delle
ridotte dimensioni fisiche dell’uragano, Beryl dovrebbe attraversare il
territorio della Hispaniola con una forza iniziale di tormenta tropicale di 80
km/h che calerebbe velocemente fino al suo dissipamento.