Fondata durante la seconda guerra mondiale da coloni
ebrei, Sosúa si è sviluppata nel corso degli anni non solo come centro di
produzione di latte e di elaborazione di carne ma grazie alla sua bella spiaggia,
anche come importante destinazione turistica.
In particolare negli anni ’90 la cittadina nei
pressi di Puerto Plata è stata un punto di attrazione importante per vacanzieri
provenienti dall’America settentrionale e dall’Europa.
Numerosi stranieri vi si sono anche radicati, in
particolare tedeschi e olandesi. Tuttavia la reputazione di Sosúa è da diverso
tempo a repentaglio a causa dell’aumento della prostituzione che viene esercitata
pubblicamente nelle sue strade a tutte le ore del giorno e della notte.
I proprietari di hotel e negozi turistici si
lamentano del numero di visitatori in calo nonostante la spiaggia da sogno e
gli indimenticabili tramonti.
Si vuole ora reagire prima che sia troppo tardi.
Negozi e donne che vogliono offrire questo tipo di
servizi devono essere controllati e ridotti al minimo.
La prostituzione non regolamentata danneggia questa
zona turistica da oltre 20 anni. Le lavoratrici sessuali sono in maggioranza (90%)
giovani haitiane.
Nella piccola comunità di El Batey a Sosúa la
prostituzione viene esercitata alla luce del giorno e alla vista di tutti anche
dei bambini.
Sono stati fatti tentativi per controllare la
situazione con decisi interventi della polizia, ma in vano perché questa si è
ulteriormente estesa.
Sono tutti consapevoli della situazione, manca però
la volontà politica di affrontarla.
Sosúa in realtà viene già catalogata come zona di
turismo sessuale una fama questa che sta allontanando dal luogo numerosi
turisti alla ricerca di una destinazione per trascorrere le ferie con la
famiglia.
La cittadina puertoplatense viene definita una zona
rossa dove tutto è permesso.
La maggioranza delle lavoratrici sessuali si
concentra nella via Pedro Clisante.
È stato inoltre denunciato l’alto livello di prostituzione
infantile esistente, situazione questa che è stata resa nota al presidente
Danilo Medina, al Ministero del Turismo e al Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia
(UNICEF).
La prostituzione infantile di Sosúa si diffonde per
le sue strade a mezzogiorno e durante la notte agli occhi di tutti.