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giovedì 5 luglio 2018

Situazione servizi consolari in Repubblica Dominicana: comunicazione al CGIE del presidente del Comites Panama Paolo Dussich




Per fare il punto della situazione niente di meglio che esaminare questa comunicazione-richiesta del presidente del Comites al CGIE attualmente in riunione plenaria a Roma. E a questo scopo vale la pena di iniziare dalla fine: «Ciò che chiediamo nella maniera più rispettosa possibile è che dal Ministero degli Esteri possano essere forniti gli strumenti necessari per tornare alla normalità: un ufficio consolare aperto alla comunità, senza dover per forza dover far fronte ad un freddo e macchinoso sistema di prenotazione che tanti danni sta creando ai connazionali.»
Il desiderio di un ritorno alla normalità è il punto centrale della comunicazione del presidente del Comites: «Desideriamo ricordare sia a Voi che al nostro Ministero degli Esteri che la comunità italiana residente in Rep. Dominicana è stata maltrattata per troppo tempo, attraverso decisioni assurde e senza senso e ha bisogno di un segnale forte di cambiamento».
«Fino al 2013 l’utenza poteva presentarsi presso gli sportelli consolari senza appuntamento e senza restrizioni, dal lunedì al venerdì, tra le ore 8:30 e le ore 11:30. I connazionali riuscivano ad ottenere un servizio specifico in giornata o, per lo meno, ad accedere agli uffici consolari per informazioni e/o presentare le proprie richieste».
In questi stralci della comunicazione del presidente del Comites è riassunto tutto il nostro malessere, la nostra incapacità di capire cosa sta succedendo. Come mai prima le pratiche venivano evase in giornata e oltre al carico di lavoro attuale c’era anche il rilascio dei visti e la nostra sede era competente per Haiti, Giamaica, Antigua e per tutte le piccole Antille?
Ora invece c’è questo servizio Prenota online che fa da barriera invalicabile tra i connazionali e l’ambasciata e quando si entra nel salone d’attesa lo si trova semivuoto. Quando fanno l’appello di coloro che hanno prenotato l’appuntamento si osserva che una buona parte non si è presentata.
Troppo inefficiente il Prenota online, una catastrofe lo definisce la Confsal Unsa Esteri il principale sindacato della Farnesina. Lo abbiamo ereditato dalla gestione uscente del MAECI che si è dedicata solo allo smantellamento della rete diplomatica e alla penalizzazione dei connazionali residenti all’estero.
Il servizio Prenota online non funziona. Lo dice anche il sottosegretario agli esteri Ricardo Merlo.
I consolati dovrebbero ricevere la gente giorno per giorno secondo orari prestabiliti, come si faceva una volta. Non esiste un altro modo di gestire la domanda di servizi consolari. Bisogna che in dotazione ci sia il personale necessario.
Ma non basta. L’ambasciata deve cambiare filosofia. Quella mondialista di Mario Giro non è più “in”. Ora al centro non c’è l’immagine dell’Italia, la settimana della cucina, del libro o i 100 anni dell’instaurazione delle relazioni diplomatiche. Al centro oggi c’è il connazionale con le sue esigenze di servizi. Questo filtro troppo comodo del Prenota online deve scomparire. Finché ciò non accadrà non avremo mai dei servizi consolari soddisfacenti.
La richiesta del cav. Paolo Dussich è stata accolta da diversi membri del CGIE che l’hanno sottoscritta affinché più risorse umane vengano assegnate alla nostra sede diplomatica.
Secondo me però è inutile dotare di risorse chi mette in un secondo piano i servizi consolari da erogare ai connazionali. Direi piuttosto che c’è bisogno forse di più risorse, ma soprattutto dell’abolizione del Prenota online. Le risorse umane dell’ambasciata devono essere destinate al disbrigo delle pratiche consolari e non ai vari voli pindarici ai quali la gestione passata ci ha abituati.