La sezione 3 della Corte di Appello di Santo Domingo
ha destituito dal ruolo di difensore l’avvocato del connazionale in quanto sempre
assente alle udienze. Secondo i magistrati i rinvii sono costosi per lo Stato e
questo processo è anche l’unico che si svolge in un’intera giornata.
Un’udienza può essere rinviata per moltissimi motivi
e di regola il rinvio avviene spesso.
È difficile però che non sia presente l’avvocato
difensore, del resto anche in caso di rinvio gli spetta il compenso.
Ad esempio nel processo di Wagner Vulso a La Romana ci
sono state tantissime udienze rinviate o per una cosa o per l’altra. Invece di
arrivare a sentenza in tre mesi ci sono voluti tre anni. E il processo di
appello è già iniziato con un rinvio.
Per quel che riguarda Antonio Carbone bisogna dire
che alla base di tutto c’è un investimento da capogiro. Insieme a suo fratello
Francesco nel 2011 ha introdotto legalmente nel paese circa 100 milioni di dollari che ha investito nel settore
dei casinò e dei giochi d’azzardo in generale.
Entrambi i fratelli operando con l’impresa Dream del
consorzio giochi più grande nella storia della Repubblica Dominicana sono
diventati vittime di una cospirazione per appropriarsi abusivamente della loro
società, la Dream Corporation.
Un socio di minoranza è riuscito a far occupare gli
uffici di Dream a Santo Domingo con 20 uomini armati e ha preso possesso illegalmente
degli uffici di Dream Sports e Dream Casinos.
I fratelli a seguito di questo colpo di mano
pseudogiudiziario si sono impigliati in una matassa di processi civili lenti e
macchinosi, tutti vinti sia ben chiaro ma senza risultati concreti.
È emerso così in via definitiva che i fratelli
Carbone erano i proprietari dell’85% delle azioni della Dream Corporation.
Ma dal campo civile gli usurpatori sono passati al
campo penale. Antonio Carbone è stato arrestato per il tentato omicidio di un gerente
della società, uomo di fiducia del socio di minoranza che si era impossessato
della Dream.
La vicenda è meglio raccontata qui: https://comitaliasantodomingo.blogspot.com/2017/08/condannato-20-anni-linvestitore-italo.html
“Si cerca di impugnare la sentenza di condanna a
venti anni di reclusione per un incidente confuso nel quale Antonio Carbone è
stato coinvolto dal sig. Fernando Baez Gerrero, uno dei gerenti dei casinò Dreams che tra l’altro oggi, tre anni e mezzo dopo, risulta essere uno degli
azionisti di maggioranza dei casinò. Una situazione abbastanza strana.” Lo
sostiene l’avvocato attualmente in carica dell’italo-canadese.
La strategia della parte civile costituitasi nel
processo di appello è quella di rimandare il più possibile la data della
sentenza. Alla prima udienza del febbraio scorso è stato ricusato il giudice in
quanto la parte civile ha sostenuto che un fratello del magistrato era stato
alle dipendenze del Carbone.
Tentata in vano questa via si sono verificate le assenze
dell’avvocato difensore sicuramente non nell’interesse suo, in quanto non ha
diritto a compenso, o del suo cliente Antonio Carbone che continua ad essere
rinchiuso in carcere.
Così come stanno le cose è molto probabile che la
sentenza di secondo grado stabilisca l’assoluzione dell’italo-canadese.
Intanto però più tempo l’investitore trascorre in
galera, più profitti si riesce a ricavare dal colosso del gioco d’azzardo di
cui con espedienti vari un gruppo di persone è riuscito a impossessarsi.