Sabato una turista tedesca è deceduta a seguito
delle ferite riportate dalle eliche di un’imbarcazione che l’ha travolta nella
spiaggia La Pared dell’isola Catalina.
Si chiamava Amira Dhifallah, di Amburgo, aveva 28 anni, era in
immersione quando le eliche l’hanno colpita. Il capitano dell’imbarcazione dopo
aver sentito l’impatto vide il corpo della giovane donna galleggiando senza
vita sul mare. Il medico legale ha certificato che la morte è stata provocata
da ferite taglienti nella spalla, nel braccio sinistro e nel torace sinistro.
La turista si trovava ospitata nella residenza playa
Maatides, El Cortesito, nella zona di Bavaro provincia La Altagracia.
Questo tipo di incidente è abbastanza frequente. Un
cittadino russo il 13 febbraio scorso è stato investito da un’imbarcazione
“banana” ed è deceduto a seguito delle ferite riportate. Trascorreva le sue
vacanze insieme alla sua fidanzata.
Due anni fa in circostanze simili, era pure lei in
immersione, è deceduta una turista francese in Bahia de las Aguilas.
Anche un dominicano nei pressi di Puerto Plata, La
Ensenada de Punta Rucia, sempre mentre era in immersione è stato travolto da un’imbarcazione
due anni fa ed è morto all’istante.
Ogni tanto si prendono misure per evitare questo
tipo di incidenti. Ad esempio a Boca Chica in Settimana Santa per qualche
giorno vengono vietati i giri turistici nelle lance. Le misure non si
dimostrano comunque efficaci e gli incidenti si ripetono con una certa
frequenza. Bisogna quindi avere presente questo tipo di pericolo e non cedere
alla tentazione di avventurarsi al largo.