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martedì 3 luglio 2018

Rapina alla banca del settore Isabelita: retroscena della perquisizione di Los Mina. La procura rifiuta il bottino recuperato



A nessuno sfugge che una perquisizione con risultati così negativi in termini di morti e feriti per la polizia nazionale non può essere stata eseguita secondo il protocollo a tal fine previsto. Le raffiche del fucile M-16 hanno colpito sei poliziotti, tra di loro cinque ufficiali di alto rango. Uno di questi il maggiore Amador è deceduto durante la notte del giorno seguente. Pare che nel momento della sparatoria fosse sprovvisto persino di giubbotto antiproiettile.
Gli ufficiali che si sono presentati nell’abitazione dove era stata individuata la presenza dei rapinatori facevano parte della sezione omicidi pur non essendosi verificato nella rapina alcun omicidio e soprattutto della sezione veicoli rubati pur non risultando rubato alcun veicolo.
Viene quindi contestato dalla procura il modo di procedere della Polizia Nazionale. In primo luogo perché questa non è stata informata nonostante si sapesse che sul posto c’era una quantità indeterminata di denaro. La presenza di un pubblico ministero sul posto era quindi d’obbligo per la rilevazione di quanto recuperato del bottino della rapina.
Per questa mancata informazione da parte della polizia, la Procura ha rifiutato il denaro recuperato durante la perquisizione. Questo si trova ancora nel commissariato “Felicidad de Los Mina”. Dovrà essere eseguito un rilevamento formale e ovviamente ci dovrà attenere alle dichiarazioni della polizia e quindi al fatto compiuto.
Si pensava che la presenza di alti funzionari delle forze dell’ordine fosse da ricondurre alla gravità del caso e al clamore che questo aveva sollevato nei media. Invece ora fa capolino l’ipotesi dell’interesse verso un malloppo di oltre cinque milioni di pesos.
Non si sa bene cosa pensare, di certo la perquisizione non è stata condotta secondo la procedura prevista, con la massima sicurezza per i membri della polizia, e per di più si è fatto a meno di informare la procura della repubblica. La presenza di un pubblico ministero avrebbe anche dato credibilità alla quantificazione del denaro recuperato.
Le case del vicinato sono state crivellate di pallottole. La gente pensava che i poliziotti feriti fossero tutti morti, visto che sono stati falciati dalle raffiche del fucile del rapinatore.
Intanto si scopre che il fucile è di provenienza haitiana. L’M-16 fa parte delle armi in dotazione alla polizia haitiana. Ci sarebbero infatti tra i complici anche due haitiani che si presume abbiano già fatto ritorno al loro paese.
Si continua nella ricerca degli altri tre complici di cui si conosce l’identità. Non ci metteranno tanto ad arrestarli. Ma i soldi erano tutti nella casetta di Los Mina?Questo non si saprà mai con certezza!