Santiago – Il giudice Ilka Méndez Sosa, del Quarto Tribunale di Istruzione del distretto giudiziario di Santiago, ha dichiarato il non luogo a procedere a favore del dottor Piero Perrone Mora, accusato di abusi sessuali sul figlio.
Uscendo dall’udienza, il dottor Piero Perrone tra i singhiozzi ha parlato di giustizia terrena e di giustizia divina. Ora continuerà la sua vita normale dopo questa grande menzogna dimostratasi come tale.
Era reluso in carcere da dicembre 2019, quando la madre del bambino, la dottoressa Cynthia Gómez Espinal, ha sporto denuncia nei suoi confronti accusandolo di aver stuprato suo figlio.
Il minore aveva dichiarato che sua madre lo aveva preparato a fare dichiarazioni ed è stato accertato che era stato sottoposto a molteplici interrogatori al fine di rilasciare la dichiarazione in cui accusava il padre.
Non sono state prodotte prove atte a dimostrare che il bambino abbia subito uno stupro. Alcuni specialisti del settore hanno affermato che in caso di penetrazione anale i segni di violenza permangono fino a cinque anni.
Al magistrato è sembrato inoltre incoerente che il minore ricordasse esattamente i dettagli dell’appartamento dove abita suo padre con la moglie a Santo Domingo e anche un panificio vicino a quell’indirizzo e non riuscisse a ricordare il luogo o i luoghi in cui suo padre lo avesse stuprato sistematicamente.
A tutto questo si aggiunge l’attivismo del pubblico ministero nell’ostacolare al medico Italo-dominicano l’esercizio della sua difesa e la presentazione di prove a suo favore
La legge in questo paese e dappertutto dà ragione sulla parola alla donna in tutte le circostanze. L’uomo spesso diventa vittima di questo strapotere.