Nel suo intervento alla recente Assemblea Straordinaria del Comites Santo Domingo, il consigliere Diana Spedicato ha rilevato recenti cambiamenti nell’accoglimento delle richieste di visto e nel loro trattamento che recano forte disagio soprattutto ai connazionali interessati al servizio. Gli appuntamenti a tal fine sono via email, ce ne vuole una ventina prima di ottenerli, e vengono fissati dopo tre mesi .
All’Ufficio Visti si rivolgono i connazionali che richiedono il visto per un loro congiunto. La società di Outsourcing Almaviva si occupa dei visti dei cittadini stranieri. Questi ultimi ottengono un appuntamento dopo una settimana: per i connazionali ci vogliono tre mesi, per gli stranieri basta una settimana!
La legge prevede che gli appuntamenti vengano fissati entro due settimane e stabilisce dei criteri preferenziali per i connazionali e per l’elaborazione delle loro richieste. L’Ufficio Visti a quanto pare non si ottiene né a leggi né a convenzioni tra la Repubblica Dominicana e l’Italia. Fa di testa sua e per sentito dire. Il vicecapo missione Rodolfo Colaci sostiene che la nostra ambasciata a suo tempo è stata chiusa per uno scandalo visti e che non vuole che ciò si ripeta. Lo dice a noi che quella chiusura l’abbiamo vissuta sulla nostra pelle e che sappiamo benissimo che le sue sono soltanto voci di corridoio inattendibili.
Non vengono accettate nemmeno le procure rilasciate presso i consolati dominicani in Italia, legalizzate e apostillate secondo la convenzione in essere, per esaminare le richieste di visto che riguardano i minori. Si esige la presenza del genitore il quale dovrebbe intraprendere un viaggio dall’Italia solo per questo!
Cose assurde e molto peggiori rispetto alla prassi in atto da oltre 15 anni!
Segue il testo integrale dell’intervento in assemblea della dott.ssa Diana Spedicato, consigliere del Comites Santo Domingo:
https://comitaliasantodomingo.blogspot.com/2024/02/testo-integrale-dellintervento-del.html