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giovedì 29 febbraio 2024

La Repubblica Dominicana non è esente dal verificarsi di tsunami

 



A causa della grande quantità di faglie geologiche, che sono luoghi inclini a generare scosse o terremoti di una certa entità, esiste la possibilità che tali movimenti portino con sé questo tipo di disturbo.

Il territorio dell'isola è molto esposto poiché si trova tra la placca caraibica e quella nordamericana. Si tratta di una zona di subduzione, dove le placche si scontrano tra loro e quando si verificano i terremoti si liberano ed è questo che fa sì che quell'energia si trasformi in movimento dell'acqua.

Gli tsunami possono essere prodotti da grandi terremoti localizzati sulla costa o sui fondali marini, da una frana o da un'eruzione vulcanica.

L'impatto di un grande meteorite può anche generare tsunami.

Perché si formino è necessario che: l'epicentro del terremoto sia in mare o in prossimità della costa; che la magnitudo sia superiore a 6,5 ​​gradi della scala Richter e che la profondità sia inferiore a 100 chilometri dal suolo, soprattutto nelle zone di faglia di subduzione.

Lo Tsunami potrebbe essere preceduto da un rapido abbassamento del livello del mare, come se si ritirasse, esponendo scogliere, rocce e pesci dal fondale marino.

Possono causare inondazioni, erosione e impatto delle onde sulle strutture.

Il 18 ottobre 1751 si verificò un terremoto che fu avvertito in tutta l'isola, colpendo la regione meridionale da Seibo a Port-au-Prince in Haiti. la città de Azua fu distrutta e si verificò uno tsunami. Secondo le informazioni raccolte si tratta di uno degli eventi storici più gravi che abbiano interessato l’isola.

Il 7 maggio 1842 un terremoto colpì la costa settentrionale dell'isola, con un'intensità stimata superiore a 8,0 gradi di magnitudo. Si generò uno tsunami che colpì la costa nord soprattutto della parte haitiane con onde di 2 metri.

Il 4 agosto 1946 un potente tsunami con onde alte 5 m causò enormi danni alla costa nord-orientale della Repubblica Dominicana. In alcuni luoghi sotto il livello del mare, le onde sono entrate fino a 5 km nell'entroterra. La città di Matanzas fu quasi distrutta provocando la morte di 1.950 persone.​