L’argomento corruzione domina le prime pagine dei
giornali di oggi non solo a livello politico e il sistema giudiziario è nell'occhio
del ciclone.
136.000 dollari introdotti nel paese in una valigia nell’aeroporto
del Cibao, da una passeggera proveniente da New York. Una violazione delle leggi
dominicane che stabiliscono che entrando e uscendo dal paese debbano essere
dichiarate alla dogana le somme superiori a diecimila dollari.
I soldi si trovavano in una valigia e coloro che li
hanno trovati, otto impiegati della Dogana dell’Aeroporto del Cibao, se li sono
spartiti tra di loro agli occhi di tutti come dimostra un video diffuso sulle
reti sociali.
Sono fatti accaduti nel mese di giugno del 2015,
oggi di nuovo alla ribalta dei media nazionali perché il tribunale di appello
ha ordinato il rinvio a giudizio degli otto imputati, annullando il
provvedimento del giudice di primo grado che li aveva assolti per insufficienza
di prove.
Secondo il giudice di primo grado, infatti, il video
raccolto nell’area dell’aeroporto nel quale si possono vedere gli impiegati
della dogana mentre si spartiscono il “bottino” non è rilevante ai fini penali come
mezzo di prova. Del resto non esisterebbe appropriazione indebita, sostiene
sempre lo stesso giudice, in quanto quella somma di denaro non era stata
affidata agli imputati ai fini della custodia. Una tesi sicuramente assurda.
La passeggera che ha introdotto il denaro è stata
però rinviata a giudizio con l’accusa di lavaggio di attivi che i suoi avvocati
sono riusciti a derubricare in contrabbando. I soldi sono spariti, ma c’erano, chi
li ha introdotti deve essere processato e chi se li è intascati abusivamente
viene rilasciato a piede libero in quanto assolto per insufficienza di prove.
Paese che vai, usanze che trovi…
Il tribunale d’appello ha ora rinviato a
giudizio gli otto impiegati. Si sostiene che i fatti di cui sono imputati rientrano
nei reati penali di associazione a delinquere e di appropriazione indebita. Infatti gli accusati si sarebbero appropriati come impiegati pubblici di denaro che era sotto la loro
custodia in quanto servitori delle amministrazioni doganali.
Questi uffici di controllo doganale agli aeroporti sono
sempre in prima linea per quel che riguarda episodi di appropriazione indebita
e di corruzione e penso che tanti di noi siano a conoscenza di lamentele di
familiari o amici al riguardo.