Il Ministero degli Esteri dovrebbe cambiare nome è
chiamarsi Ministero degli Stranieri. La notizia di ultima ora è che Mario Giro il
Viceministro agli Esteri ha aderito allo sciopero della fame a staffetta per l’approvazione
della legge sullo Jus soli indetto da circa 900 insegnanti. Una esterofilia quella
del viceministro a noi ben nota. Del resto Mario Giro è una nostra vecchia
conoscenza, vista la situazione in cui ci ha lasciati dopo aver promosso la
chiusura della nostra ambasciata con tutti i disagi che ancora oggi siamo
costretti a subire.
La sensibilità di Mario Giro per le questioni
riguardanti gli stranieri e in particolare gli africani è arcinota. Ricordiamo
che il suo alias è Mario Africa. Si tratta pur sempre di una figura di rilievo
all’interno della Comunità di Sant’Egidio, che di fatto non può aver
abbandonato, figuriamoci! Una missione per tutta la vita. E poi si ritrova pur
sempre all’interno della Farnesina in un clamoroso conflitto di interessi. La
Comunità di Sant’Egidio opera nell’ambito della Cooperazione Internazionale
come la Farnesina con la differenza che non lo fa venendo incontro agli interessi
dell’Italia e degli italiani. L’atteggiamento di Mario Giro ricalca questo
modello di condotta. Nel momento in cui c’è da scegliere tra un taglio alla
rete diplomatica e un’elargizione a un paese del terzo mondo, la decisione è
scontata e non si fa nemmeno attendere. Questo è il motivo per cui gli italiani
della circoscrizione estero non riescono oggi a esercitare in tempi ragionevoli
il loro diritto alla cittadinanza italiana. Per loro non ci sono risorse. Del
resto uno che essendo viceministro agli esteri è disposto a fare uno sciopero
della fame per sostenere lo Jus soli, rischiando magari complicazioni di salute
o addirittura la morte non penso che abbia un minuto di titubanza per decidere
contro gli italiani e a favore degli stranieri all'ora di assegnare le risorse
del suo ministero.
Mario Giro è uscito allo scoperto nell'agosto scorso
quando, scavalcando Premier, Ministro degli Interni e Ministro degli Esteri ha
sostenuto, quasi aggiudicandosi la funzione di re sole in una monarchia
assoluta, che:”Continueremo a raccogliere i migranti, non possiamo rimandarli
in Libia”.
La caparbietà
e l’autorevolezza con la quale si muove a favore degli interessi stranieri non
ci lascia alcuna speranza per il futuro. Tant'è che ad esempio qui a Santo
Domingo ci sono già soldi che girano per la locazione e l’arredamento e la
dotazione degli impianti necessari relativamente alla nuova sede della
cancelleria e alla nuova abitazione dell’ambasciatore, ci sono i soldi relativi
ai programmi da perfezionare per la cooperazione, ma i soldi per assumere dieci
impiegati a contratto che costano quanto uno di ruolo non ci sono.
Mario Giro non penso comunque che dica sul serio
quando sostiene che digiunerà per quella che lui ritiene una giustissima causa.
Non è uno sul quale puoi fare affidamento subito quando dice qualcosa. Sappiamo
già che dice e disdice con facilità e poi spesso anche trae in inganno… In
questo caso non gli occorreranno però le menzogne. Gli basteranno e avanzeranno
le sue capienti tasche. Come so che sono capienti? Beh uno che va in giro a
regalare milioni di euro a otto dei dieci paesi più corrotti del mondo deve per
forza avere le tasche capienti! Ma non vorrei essere frainteso, con questo non
voglio dire che intaschi qualcosa di quello che dà. Questi sono accertamenti che
non spettano a me. Certo che in fatto di trasparenza non siamo al massimo.
Comunque per finire il discorso con tasche così capienti, cosa vuoi che sia
nascondere un panino e mangiarselo di nascosto?
Ma nella Farnesina c’è anche Benedetto Della Vedova,
sottosegretario agli esteri noto perché ogni tanto risponde a qualche interrogazione
parlamentare. Della Vedova con un occhio distratto bada alle cose della
Farnesina, ma scatta subito sull’attenti quando c’è da promuovere la
depenalizzazione ad esempio dell’uso della cannabis. Tant’è che è stato uno dei
promotori della legge sulla “cannabis legale” che non è andata a buon fine.
Anche Benedetto Della Vedova, sottosegretario agli esteri, ha aderito al
digiuno pro Jus soli.
In che mani siamo! Veramente ci sono tutti gli
estremi per cambiare il nome da Esteri a Stranieri.
Un digiuno a staffetta non meglio definito. Un
digiuno quindi soft, non dobbiamo preoccuparci per la loro salute. E poi si
tratta comunque di un atto preparatorio. Non è lontano il giorno infatti in cui
tutti gli italiani saranno costretti per colpa loro, dei digiunatori di oggi, e di gente come loro, a
fare il Ramadan, anche quello un digiuno, non è a staffetta, ma quasi…