Boca
Chica in stato di lotta
Resistenza decisa e a oltranza contro l’intimazione del Ministerio de Medio Ambiente ad abbandonare i posti di vendita entro i sessanta metri di spiaggia. Si tratta di un provvedimento che minaccia la principale fonte di sostentamento di oltre 1500 famiglie. “A Boca Chica non ci sono altre fonti di impiego, non esistono industrie né fabbriche di canna da zucchero”. Il consigliere comunale Pancracio Sosa, segretario generale del Sindicato de Trabajadores Playeros ha dichiarato che ci sarà lotta a tutto campo e che se necessario verrà paralizzata l’attività della cittadina. Determinazione totale contro il provvedimento dell’ex-procuratore generale Francisco Dominguez Brito. Se del caso gli intimati all’abbandono dei loro posti di vendita sono disposti a rimetterci anche la vita al fine di evitare l’allontanamento forzato.
Fuga da morto
Quirinito, un noto
recluso, nipote del narcotrafficante Quirino Paulino Castillo, condannato nel
2010 a 30 anni per l’omicidio, in qualità di sicario, di un cittadino spagnolo
riesce a fuggire da “morto”. In realtà non si trovava nemmeno in carcere. Nel
2013 la condanna gli era stata ridotta a 20 anni e successivamente gli erano
stati concessi gli arresti domiciliari che però non gli impedivano la libera
circolazione nel territorio nazionale. Al riguardo non era sottoposto a nessun
controllo delle autorità. Questo stato di semilibertà era stato garantito dalla
moglie, unica referente nei confronti della magistratura. Nel mese di luglio
scorso è stato dichiarato morto con tanto di certificato di un medico legale.
Invece non è così. Quirinito è vivo. Dalle ricerche effettuate dalla polizia
non esiste una sua tomba e ci sono numerose testimonianze anche di parenti che
lo hanno visto “dopo morto”. Grande scandalo da prima pagina dei giornali,
tanti dubbi sul sistema giudiziario dominicano. Il giudice che ha disposto lo
stato di semilibertà e il medico legale che ha certificato il decesso sono
stati sospesi.
Primato
della Repubblica Dominicana in America Latina per le unioni precoci
Con 90 nascite ogni 1000 donne e con Il 37% delle
unioni coniugali che coinvolgono donne diciannovenni o di età inferiore la
Repubblica Dominicana occupa il primo posto in America Latina per le unioni
precoci.
La gravidanza delle adolescenti viene considerata un
problema sociale date le implicazioni che ha sullo sviluppo del paese.
Compromette infatti le prospettive delle generazioni future e in molti casi il
benessere e lo sviluppo delle adolescenti e dei loro figli. Nella RD ogni
cinque gravidanze una riguarda un’adolescente.