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giovedì 12 ottobre 2017

L’ambasciatore Andrea Canepari comunica un numero di iscritti AIRE inferiore a quello al 31 dicembre 2014. Un errore evidente e inammissibile!





Ho detto e ripetuto diverse volte che l’ambasciatore dimostra un certo disinteresse nel risolvere il problema dell’inefficiente erogazione dei servizi consolari, tant’è che il relativo processo di ripristino, che era stato avviato dal capo missione Spadavecchia, si è bloccato esattamente in occasione del suo insediamento. Le scelte di Andrea Canepari sono evidentemente la causa di questo impasse senza precedenti nell’erogazione dei servizi consolari.
Nella riunione di Las Terrenas dello scorso sabato, il connazionale Claudio Lelia ha posto una domanda sulla detassazione delle pensioni. Ha accennato inoltre senza entrare nei dettagli alla cifra dei circa 50 mila italiani residenti nella Repubblica Dominicana. Tanto è bastato perché l’ambasciatore dopo aver brevemente dato la risposta del caso spostasse l’argomento sull’AIRE e sulla ritrosia degli italiani qui residenti di fatto a iscriversi. Ha colto l’occasione per incominciare a fare una disquisizione sui 50.000, 60.000, 40.000 che vivrebbero nel paese e che non sarebbero iscritti. In pratica sosteneva che se non abbiamo un personale adeguato ciò è anche dovuto al fatto che la gente non si iscrive all’AIRE e ha dato una cifra: 9000. Nei primi audio che mi sono pervenuti non si capiva bene la cifra e ho avuto delle discussioni con dei connazionali presenti alla riunione. Non potevano essere 9000 e non avrei mai potuto pensare che il nostro ambasciatore incorresse in un errore così madornale. Invece lo ha sostenuto e ha così confermato senza ombra di dubbio che segue la vicenda dell’erogazione dei servizi consolari “distrattamente”. Il suo interesse è rivolto altrove evidentemente: cooperazione internazionale? fondi da elargire a fine legislatura da parte della Farnesina a mani piene in tutte le province della Repubblica Dominicana? Un paese con una forte corruzione… Sicuramente attività queste più consone alle velleità di carriera del giovane e pluripremiato diplomatico.

L’ambasciatore Apicella di Panama invece seguiva con molta attenzione l’evolversi del numero degli iscritti AIRE, che era noto in tempo reale e che veniva comunicato anche al Comites. Come si fa a non conoscere un dato così importante?
9000 è un dato per difetto del numero di iscritti AIRE al 31.12.2014. Il giorno dopo la nostra ambasciata non sarebbe più esistita. Il dato vero in quella data come risulta nel relativo Annuario Statistico della Farnesina è 9477.
Oggi, dopo tre anni circa, il numero degli iscritti AIRE non potrebbe mai essere di 9000. Ecco i motivi:
  • l’incremento annuo di iscritti AIRE si avvicina statisticamente all’8%
  • nel 2015 e nel 2016 le iscrizioni AIRE hanno continuato a verificarsi con puntualità e dalla cifra iniziale di 16.537 al 1 gennaio 2015 si è passati in quello stesso anno alla cifra di 17.990 e alla fine del 2016 a quella di 19.321.
  • nei primi mesi di quest’anno l’ambasciatore Apicella dichiarava un incremento degli iscritti AIRE di Panama a circa 9000 dovuto presumibilmente agli italo venezuelani.
  • Una semplice sottrazione ci porta a oltre 10000 iscritti e vista l’eccezionalità di questo incremento rivelata da Apicella a circa 11.000. Questo al 1 gennaio 2017. 

Notiamo però che l’efficienza delle iscrizioni da parte di Panama è diminuita verso la fine del 2016 a seguito della comunicazione della riapertura della nostra ambasciata e che si sono originati degli arretrati aggravatisi poi a causa dell’attuale blocco di fatto e dell'incremento delle richieste del servizio da parte degli italo-venezuelani.
Ci siamo quindi staccati da Panama con circa 11.000 iscritti AIRE e attualmente dovremmo essere, se le iscrizioni fossero consentite, oltre 12.000. La nostra è sicuramente di gran lunga l’ambasciata del Centro America con il maggior numero di iscritti AIRE.
Ambasciate della regione, numero di impiegati in  forza e numero di iscritti AIRE al 31.12.2016
Stato
Diplomatici
Imp. di ruolo
Imp. a contratto
Totale
N. iscritti AIRE
Costa Rica
1
3
8
12
6.829
Cuba
2
9
11
22
4.259
El Salvador
1
3
5
  9
3.003
Guatemala
1
6
7
14
7.709
Nicaragua
1
4
5
10
1.443
Panama*
2(?)
10(?)
7(?)
19(?)
9.000
R. Dom.**
2
4
0
   6
11.000

C’è da dire che per quel che riguarda i due anni senza ambasciata, con tante pratiche consolari siamo rimasti aggiornati grazie all’impegno del console onorario Riccardo Dina e delle sue due impiegate. Nel suo piccolo e con le poche deleghe che aveva, ha fatto dei veri e propri miracoli, mantenendo aggiornati lo stato civile, le iscrizioni all’AIRE, il rinnovo delle patenti italiane e le loro conversioni in patenti dominicane. Ha dato anche una mano ai rilievi dei dati biometrici dei connazionali in occasione della presenza periodica del funzionario itinerante di Panama nella Repubblica Dominicana, consentendo emissioni di passaporti in quantitativi che oggi ci sogniamo.
Bisogna aggiungere che c’è stato nella riunione l’annuncio quasi sotto voce e farfugliato da parte dell'ambasciatore di un cambiamento radicale nella modalità di iscrizione all’AIRE le cui prenotazioni attualmente arrivano al 10 gennaio 2018.
Sarebbe a quanto pare ora possibile richiedere e svolgere completamente l’iscrizione all’AIRE online e senza la presenza fisica del richiedente presso lo sportello dell’ambasciata. Attendiamo conferma.
Oltre all’errore inammissibile del capo missione sul numero degli iscritti AIRE, notiamo anche sufficienza e superficialità preoccupanti da parte sua nel sostenere che il personale in forza è ridotto soprattutto perché ci sono pochi iscritti AIRE a causa dell’atteggiamento dei connazionali che pur risiedendo nel paese non vi si iscrivono. A parte che detta iscrizione viene di fatto ostacolata dall'ambasciata, come possiamo apprezzare nella tabella riportata di sopra non è così. Il personale in forza dovrebbe essere adeguato al numero degli iscritti AIRE, il che non si verifica.
Andrea Canepari alla fine della riunione ci invita, forse pensando di aver illustrato a dovere i motivi del persistente disservizio, a continuare a protestare. C’è comunque una differenza sostanziale fra protestare e contestare una gestione approssimativa della nostra ambasciata.