Ho detto e ripetuto diverse volte che l’ambasciatore
dimostra un certo disinteresse nel risolvere il problema dell’inefficiente
erogazione dei servizi consolari, tant’è che il relativo processo di ripristino, che era stato avviato dal capo missione Spadavecchia, si è bloccato esattamente
in occasione del suo insediamento. Le scelte di Andrea Canepari sono
evidentemente la causa di questo impasse senza precedenti nell’erogazione dei
servizi consolari.
Nella riunione di Las Terrenas dello scorso sabato, il
connazionale Claudio Lelia ha posto una domanda sulla detassazione delle
pensioni. Ha accennato inoltre senza entrare nei dettagli alla cifra dei circa
50 mila italiani residenti nella Repubblica Dominicana. Tanto è bastato perché
l’ambasciatore dopo aver brevemente dato la risposta del caso spostasse
l’argomento sull’AIRE e sulla ritrosia degli italiani qui residenti di fatto a
iscriversi. Ha colto l’occasione per incominciare a fare una disquisizione sui
50.000, 60.000, 40.000 che vivrebbero nel paese e che non sarebbero iscritti.
In pratica sosteneva che se non abbiamo un personale adeguato ciò è anche
dovuto al fatto che la gente non si iscrive all’AIRE e ha dato una cifra: 9000.
Nei primi audio che mi sono pervenuti non si capiva bene la cifra e ho avuto
delle discussioni con dei connazionali presenti alla riunione. Non potevano
essere 9000 e non avrei mai potuto pensare che il nostro ambasciatore
incorresse in un errore così madornale. Invece lo ha sostenuto e ha così
confermato senza ombra di dubbio che segue la vicenda dell’erogazione dei
servizi consolari “distrattamente”. Il suo interesse è rivolto altrove
evidentemente: cooperazione internazionale? fondi da elargire a fine
legislatura da parte della Farnesina a mani piene in tutte le province della
Repubblica Dominicana? Un paese con una forte corruzione… Sicuramente attività
queste più consone alle velleità di carriera del giovane e pluripremiato
diplomatico.
L’ambasciatore Apicella di Panama invece seguiva con
molta attenzione l’evolversi del numero degli iscritti AIRE, che era noto in
tempo reale e che veniva comunicato anche al Comites. Come si fa a non
conoscere un dato così importante?
9000 è un dato per difetto del numero di iscritti AIRE
al 31.12.2014. Il giorno dopo la nostra ambasciata non sarebbe più esistita. Il
dato vero in quella data come risulta nel relativo Annuario Statistico della
Farnesina è 9477.
Oggi, dopo tre anni circa, il numero degli iscritti
AIRE non potrebbe mai essere di 9000. Ecco i motivi:
- l’incremento annuo di iscritti
AIRE si avvicina statisticamente all’8%
- nel 2015 e nel 2016 le
iscrizioni AIRE hanno continuato a verificarsi con puntualità e dalla
cifra iniziale di 16.537 al 1 gennaio 2015 si è passati in quello stesso
anno alla cifra di 17.990 e alla fine del 2016 a quella di 19.321.
- nei primi mesi di quest’anno
l’ambasciatore Apicella dichiarava un incremento degli iscritti AIRE di
Panama a circa 9000 dovuto presumibilmente agli italo venezuelani.
- Una semplice sottrazione ci
porta a oltre 10000 iscritti e vista l’eccezionalità di questo incremento
rivelata da Apicella a circa 11.000. Questo al 1 gennaio 2017.
Notiamo però che l’efficienza delle iscrizioni da
parte di Panama è diminuita verso la fine del 2016 a seguito della
comunicazione della riapertura della nostra ambasciata e che si sono originati
degli arretrati aggravatisi poi a causa dell’attuale blocco di fatto e
dell'incremento delle richieste del servizio da parte degli italo-venezuelani.
Ci siamo quindi staccati da Panama con circa 11.000 iscritti AIRE e
attualmente dovremmo essere, se le iscrizioni fossero consentite, oltre 12.000.
La nostra è sicuramente di gran lunga l’ambasciata del Centro America con il
maggior numero di iscritti AIRE.
Ambasciate della regione, numero di
impiegati in forza e numero di iscritti AIRE al 31.12.2016
Stato
|
Diplomatici
|
Imp. di ruolo
|
Imp. a contratto
|
Totale
|
N. iscritti AIRE
|
Costa Rica
|
1
|
3
|
8
|
12
|
6.829
|
Cuba
|
2
|
9
|
11
|
22
|
4.259
|
El Salvador
|
1
|
3
|
5
|
9
|
3.003
|
Guatemala
|
1
|
6
|
7
|
14
|
7.709
|
Nicaragua
|
1
|
4
|
5
|
10
|
1.443
|
Panama*
|
2(?)
|
10(?)
|
7(?)
|
19(?)
|
9.000
|
R. Dom.**
|
2
|
4
|
0
|
6
|
11.000
|
C’è da dire che per quel che riguarda i due anni senza
ambasciata, con tante pratiche consolari siamo rimasti aggiornati grazie
all’impegno del console onorario Riccardo Dina e delle sue due impiegate. Nel
suo piccolo e con le poche deleghe che aveva, ha fatto dei veri e propri
miracoli, mantenendo aggiornati lo stato civile, le iscrizioni all’AIRE, il
rinnovo delle patenti italiane e le loro conversioni in patenti dominicane. Ha
dato anche una mano ai rilievi dei dati biometrici dei connazionali in occasione
della presenza periodica del funzionario itinerante di Panama nella Repubblica
Dominicana, consentendo emissioni di passaporti in quantitativi che oggi ci
sogniamo.
Bisogna aggiungere che c’è stato nella riunione
l’annuncio quasi sotto voce e farfugliato da parte dell'ambasciatore di un
cambiamento radicale nella modalità di iscrizione all’AIRE le cui prenotazioni
attualmente arrivano al 10 gennaio 2018.
Sarebbe a quanto pare ora possibile richiedere e
svolgere completamente l’iscrizione all’AIRE online e senza la presenza fisica
del richiedente presso lo sportello dell’ambasciata. Attendiamo conferma.
Oltre all’errore inammissibile del capo missione sul
numero degli iscritti AIRE, notiamo anche sufficienza e superficialità
preoccupanti da parte sua nel sostenere che il personale in forza è ridotto
soprattutto perché ci sono pochi iscritti AIRE a causa dell’atteggiamento dei
connazionali che pur risiedendo nel paese non vi si iscrivono. A parte che
detta iscrizione viene di fatto ostacolata dall'ambasciata, come possiamo
apprezzare nella tabella riportata di sopra non è così. Il personale in forza
dovrebbe essere adeguato al numero degli iscritti AIRE, il che non si verifica.
Andrea Canepari alla fine della riunione ci invita,
forse pensando di aver illustrato a dovere i motivi del persistente
disservizio, a continuare a protestare. C’è comunque una differenza sostanziale
fra protestare e contestare una gestione approssimativa della nostra
ambasciata.