Recentemente un connazionale ha riportato la notizia
sui social che a Las Terrenas era in atto un’operazione di controllo documentale
dei cittadini stranieri. Si pensa di solito che queste operazioni sono rivolte
soltanto agli haitiani clandestini. Invece riguardano tutti gli stranieri e chi viene
trovato non in possesso dei documenti viene detenuto per accertamenti e viene
rilasciato quando è in grado di esibirli il che può non essere sempre facile,
soprattutto quando si vive da soli, come succede spesso. Meglio soli che male
accompagnati, si dice, ma a volte la solitudine può creare dei problemi.
I turisti irregolari perché hanno superato i 30
giorni concessi dalla legge sono tenuti a versare la relativa multa. Gli
italiani finora se la sono sempre cavata bene. Lo stesso non lo possono dire russi,
serbi, bulgari e nemmeno gli spagnoli.
Un’operazione condotta dalla Dirección General de
Migración, una vera e propria retata che è durata 48 ore in 15 cittadine e
comunità rurali di quattro province nella zona nord del Paese e in alcuni punti
turistici, ha portato alla detenzione di 1500 cittadini stranieri.
La retate è stata disposta dal direttore generale di
Migración, il tenente generale ritirato Máximo William Muñoz Delgado. I
detenuti nella stragrande maggioranza haitiani hanno violato la legge che
regolamenta il sistema di immigrazione della Repubblica Dominicana.
La detenzione degli illegali è stata eseguita nelle
seguenti località: Santiago Rodríguez, María Trinidad Sánchez, Espaillat, Las
Terrenas, Samaná, Constanza e in altre zone della regione nord del paese abitate
da centinaia di stranieri sprovvisti di documentazione legale.
In alcune località turistiche dove hanno avuto luogo
le retate, in particolare a Las Terrenas, gli ispettori di Migración hanno
usufruito della collaborazione dei membri dei corpi specializzati di sicurezza
turistica (CESTUR) e del pubblico ministero.
Una volta operata la detenzione degli stranieri illegali, il direttore di Migración ha istruito gli ispettori di dare un trattamento
umanitario ai detenuti. Questi sono stati trasferiti al Centro de Refugio gestito
da Migración a Haina presso San Cristobal.
151 degli haitiani sprovvisti di documenti e detenuti
nelle ultime 48 ore sono stati consegnati immediatamente alle autorità del
vicino paese. Gli altri, inclusi gli appartenenti ad altre nazionalità, sono
stati trasferiti al Centro de Refugio di Haina.