Sono previste alcune restrizioni al rilascio del
permesso di soggiorno. Verrebbe addirittura abrogato quello per motivi
umanitari da sostituire con altre tipologie di tutela internazionale. Saranno
contemplati più casi di revoca della protezione umanitaria e della cittadinanza
italiana acquisita per naturalizzazione.
Ma la novità che più interessa gli italiani
residenti all’estero è la limitazione del diritto alla cittadinanza italiana
ius sanguinis a due generazioni soltanto. Attualmente si può avere la
cittadinanza, dimostrando una discendenza in linea retta da italiani senza limitazioni
di generazioni, il che negli ultimi anni avrebbe determinato un incremento
esponenziale delle domande di riconoscimento della cittadinanza.
Questa modifica sarebbe anche giustificata dalla
necessità di allineamento con la maggioranza delle legislazioni europee,
tenendo conto che il riconoscimento della cittadinanza italiana determina
automaticamente anche l’acquisizione di quella europea.
Verrà anche cancellata ogni normativa
discriminatoria ancora vigente nei confronti delle donne relativamente alla
perdita della cittadinanza a seguito del matrimonio o all’acquisizione della
cittadinanza per via materna dei discendenti nati prima del 1948.
Si suppone che tale modifica legislativa non
riguardi coloro che hanno già chiesto il riconoscimento della cittadinanza
italiana presso la sede consolare di competenza e nemmeno coloro che hanno
provveduto a fissare un appuntamento attraverso il servizio Prenota Online o in
altro modo.
Questo decreto legge che porterà il nome di Salvini
verrà approvato a breve. Ce ne occuperemo ancora. Cambia un po’ tutta la
panoramica della cittadinanza acquisita ius sanguinis. Ci saranno ripercussioni
non indifferenti anche a livello mondiale, soprattutto nel Sudamerica.
Da notare che questa modifica relativamente alla cittadinanza
italiana non figura nel programma pentastellato.
Non è un provvedimento a favore della diaspora
italiana e si verifica quando ancora non è stato fatto niente di convincente per
risolvere l’impasse dei servizi consolari.
Entriamo nella stagione della stesura del bilancio
dello stato per il 2019. Al MAECI, dovranno stabilire quanto destinare agli
affari esteri e quanto alla cooperazione internazionale. Da questo dedurremo se
alla Farnesina si può parlare di cambiamento e capiremo se dietro le quinte ci
sia sempre la stessa gente a fare il bello e il cattivo tempo. Se continueranno
a essere elargiti milioni di euro in contanti o quasi con grande generosità e
spensieratezza anche ai governi più corrotti del mondo e se la rete diplomatica
rimarrà ancora abbandonata a se stessa con tempi geologici per il disbrigo delle
pratiche e soprattutto per il rilascio dei passaporti, capiremo tutto.
A buon intenditore poche parole!