Rivendicazioni che possono anche non essere
giustificate ma che originano conflitti che rendono rischiosa la circolazione
stradale. Era da tempo che non se ne parlava. Ma queste sono cose che covano
sempre nel substrato della vita di ogni giorno e che ogni tanto scoppiano
inaspettatamente con feroce violenza.
Le organizzazioni dei trasportatori sono potenti e
ben strutturate. Volendo, diventano delle brigate paramilitari bene armate e
disposte a tutto. Quando ci sono perturbazioni di questo tipo bisogna andare
molto cauti. Del resto se queste lobby non hanno remore di sorta e sono sempre
pronte alla guerriglia urbana, la polizia e i militari non scherzano nemmeno e
rispondono colpo su colpo senza guardare in faccia a nessuno: gas lacrimogeni,
proiettili di gomma e proiettili veri sparati contro i dimostranti oltre agli
impallinamenti che sono all’ordine del giorno . Polizia, forze speciali dell’esercito,
“cara pintada”, “cimarrones”.
Ricordo scioperi dichiarati in cui a tutela del
trasporto pubblico ogni autobus AMET aveva a bordo un “cara pintada” bene
armato, impassibile e pronto a sparare con il suo fucile in dotazione alla
prima provocazione. Ricordo casi di passeggeri bruciati con bombe Molotov o
uccisi dai manifestanti semplicemente perché viaggiavano in autobus che non
avevano rispettato lo sciopero.
Tanto per cambiare ieri un “sindacato dei
trasportisti” ha messo in atto uno sciopero a sorpresa. Questo ha avuto luogo
nonostante l’incontro che contestualmente si svolgeva nel palazzo della
presidenza e nonostante dai colloqui fosse stato raggiunto un accordo
provvisorio e Fenatrano ha dichiarato di rinunciare allo sciopero.
Queste associazioni non sono mai affidabili e quando
scendono sulle strade sono restie a tornarsene a casa. Tant’è che lo sciopero
ha avuto in effetti luogo. creando grande disagio sulle strade di Santo
Domingo.
Migliaia di persone non hanno potuto accedere ai
mezzi di trasporto.
Ci sono anche stati degli scontri tra forze dell’ordine
e manifestanti nel ponte Jacinto Peynado, a Santo Domingo Nord, e nella 27 de
Febrero angolo Abraham Lincoln, nel Distretto Nazionale.
In un video che circola nelle reti sociali, è
possibile vedere come il traffico viene ostacolato, non solo dalla manifestazione dei conducenti,
ma anche dal fumo causato dai gas lacrimogeni lanciati dalle forze dell’ordine.
Il Ministero della Difesa mantiene attivo il
"piano Huron", con il quale è stato disposto lo stato di allarme di tutti i membri dell'Esercito Nazionale, della
Marina e dell'Aviazione Dominicana, al fine di preservare la calma ed evitare
il caos.
I disordini continueranno anche domani e non si
vedono prospettive per una risoluzione del conflitto. I “sindacati” dei
trasportatori esigono una riduzione dei prezzi dei combustibili con percentuali
che si aggirano sul 50%.
Difficilmente il governo accederà a queste
richieste. Rivedremo quindi sugli autobus dell’AMET e in giro per le strade le
forze speciali dell’esercito dominicano che per addestramento e risolutezza non
temono confronto nemmeno a livello internazionale.